Biblioteca storica           

Descrizione del fondo

Nome



Biblioteca storica [Vedi manoscritti catalogati]

Descrizione



La cosiddetta “Biblioteca storica” ossia il fondo storico della Biblioteca civica di Feltre nasce dalla stratificazione di collezioni eterogenee per provenienza e tipologia di documenti; il materiale conservatovi, manoscritto e a stampa, antico e moderno, risulta disposto in un unico ordinamento, che non consente una chiara identificazione dei fondi documentari originari.
Il nucleo di partenza della raccolta libraria, e documentaria in genere, è identificabile nella collezione privata di libri antichi e moderni, a stampa e manoscritti, appartenuta al sacerdote feltrino don Antonio Vecellio (1837-1912)(1), grande pubblicista e cultore di storia locale, nonché autore di opere poetiche e letterarie con sfondo storico, divenuto collaboratore della nobildonna Antonietta Guarnieri Dal Covolo nell’impresa costitutiva del Museo feltrino. In analogia con altri istituti sorti nel Veneto post-unitario, fu il Museo civico a farsi carico della gestione delle raccolte librarie considerate significative per la storia cittadina e dell’intero territorio feltrino, costituendo al suo interno una sezione speciale destinata alla loro cura e conservazione.
Il patrimonio librario del Vecellio, considerato fondamentale per pertinenza e interesse locale, fu amministrato alla sua morte, nell’ottobre 1912, dal nipote Antonio Celli (1879-1953) che, su invito dell’Amministrazione comunale di Feltre, assegnò al Museo un primo gruppo di libri d’interesse locale(2), affidandoli alla diretta custodia della signora Dal Covolo, in attesa della loro sistemazione in locali idonei e fruibili al pubblico.
Nel primo Dopoguerra, fu deciso il trasferimento del Museo, e dunque la sistemazione della collezione Vecellio, dal palazzo muncipale alla sede attuale di palazzo Villabruna che venne acquistato nel 1922 grazie ad un generoso intervento finanziario della signora Dal Covolo. L’inaugurazione ufficiale del nuovo Museo civico, comprendente la cosiddetta “Biblioteca storica”, avvenne il 30 settembre 1928, con l’apertura di una sala allestita al primo piano del palazzo, con accesso ristretto al solo pubblico degli studiosi. I documenti presenti nella neonata biblioteca dovevano essere proprio quelli elencati nel "Catalogo dei libri donati al Museo feltrino da Antonio Celli – nipote di don Antonio Vecellio", che ne riporta la consistenza quantificata in 2474 volumi, tra stampati e manoscritti, e 2636 opuscoli astampa. Il Celli, tuttavia, trattenne presso di sé una parte della biblioteca del Vecellio, comprendente forse la gran parte degli autografi e delle carte personali dello zio, nonché tutti i documenti riguardanti la storia feltrina, al fine di incrementarne la raccolta(3).
Nel secondo Dopoguerra furono effettuati alcuni lavori di ampliamento della sede del Museo e nel luglio 1954 il Museo riaprì al pubblico.
E’ di questo periodo la schedatura del materiale manoscritto e a stampa della Biblioteca storica, ad opera dell’allora conservatore del Museo, don Rocco Antoniol (1917-1987), che compilò il catalogo a schede per autore e titolo e per soggetto, ancor’oggi unico strumento di consultazione del materiale presente nella sezione storica. La compilazione avvenne probabilmente sulla base di cataloghi manoscritti e dattiloscritti già strutturati per materia da Antonio Celli e tuttavia mai rinvenuti.
Nel 1956, alla morte del prof. Attilio Dal Zotto (1877-1956), altro nipote del Vecellio, passò alla biblioteca storica la collezione di classici italiani, latini e greci e di storia letteraria, forse, in parte, già appartenuti a don Antonio e in seguito accresciuti dalle più recenti acquisizioni dell’ultimo possessore. L’identificazione di questo materiale è difficile per la mancanza di documentazione relativa all’entità e alla qualità del lascito, testamento a parte(4).
Gli anni ’60 della “Storica” ricevettero l’impronta della nuova conservatrice del Museo, la prof. Laura Bentivoglio (1899-1984) che proseguì l’opera di inventariazione e catalogazione della biblioteca. La sua mano è riscontrabile in buona parte delle carte Vecellio, mediante interventi di cartulazione/paginazione a penna, etichettatura e definizione delle collocazioni, o sostituzione di contenitori (cartelle, buste, …) al fine di migliorare la conservazione dei documenti.
Il lavoro della conservatrice poteva contare solo su aiuti estemporanei e di volontari che garantivano un’accessibilità/fruibilità al pubblico ridotta ai minimi termini. Alla fine degli anni ’80, l’accesso alla Storica fu impedito dai lavori di restauro nella sede del Museo.
Nel frattempo la biblioteca di pubblica lettura cittadina era stata inaugurata, nel gennaio 1973, nell’attuale sede di palazzo Tomitano ma solo nel 1991 fu deciso l’accorpamento e il trasferimento della “Biblioteca storica” dalla sede del Museo ai due locali a piano terra dell’ex Monte di Pietà, restituendo le due anime del patrimonio librario del Comune di Feltre, l’antica e la moderna, alla loro cittadinanza.

La consultazione del materiale della “Biblioteca storica” avviene indicando la collocazione rinvenuta nelle schede manoscritte e dattiloscritte del “Catalogo per autori” o del “Catalogo per argomento”, consultabili nei locali del 2° piano della Biblioteca civica o direttamente tramite la consultazione degli inventari. La collocazione riprende la suddivisione tematica, ideata presumibilmente da Antonio Celli, ed è articolata in tre parti: la sigla alfabetica di sezione, il numero romano progressivo identificante il palchetto della scaffalatura e il numero arabo identificante la posizione del documento nella catena di appartenenza (es. A V.130). Le sezioni presenti nella “Storica” sono:
· la sezione A che individua prevalentemente materiale documentario e archivistico relativo a personalità significative della storia feltrina, ivi compreso Antonio Vecellio con molte delle sue carte personali (attestati, diplomi, minute e copialettere e corrispondenza personale);
· la sezione B con materiale librario di argomento veneziano;
· la sezione C con materiale librario di interesse provinciale bellunese;
· la sezione D con materiale vario (monografie ed opuscoli) di interesse prevalentemente storico, di ambito italo-europeo;
· la sezione E con materiale librario ecclesiastico;
· la sezione F coi testi (miscellanee di spogli, monografie e opuscoli) riguardanti Feltre e il suo territorio;
· la sezione G comprendente materiali a stampa di diversi ambiti tematici: pubblicazioni per nozze, statuti e regolamenti di enti e fondazioni feltrini e materiale del Novecento con le pubblicazioni dei maggiori studiosi feltrini (Mario Gaggia, Alberto Alpago Novello, Attilio Zal Zotto, Giuseppe Biasuz, ...);
. la sezione H con materiale a stampa di argomento patriottico;
· la sezione M con materiale librario di argomento storico-letterario.

Bibliografia
Storia della “biblioteca storica”
D. Bartolini, Il fondo storico della Biblioteca civica di Feltre, in: Le cinquecentine del fondo storico della biblioteca civica di Feltre, a cura di Caterina Griffante, Seren del Grappa 1999, IX-XIX.
G. Dal Molin, Presentazione, in: Le edizioni del Seicento del fondo storico, a cura di Caterina Griffante e Michela Zanella, Seren del Grappa 2001, V-X.

Inventari e cataloghi a stampa
Biblioteca civica di Feltre, Le cinquecentine del fondo storico della biblioteca civica di Feltre, a cura di Caterina Griffante, Seren del Grappa 1999.
Biblioteca civica di Feltre, Le edizioni del Seicento del fondo storico, a cura di Caterina Griffante e Michela Zanella, Seren del Grappa 2001.

Inventari e cataloghi non a stampa
A. Celli, Catalogo dei libri donati al Museo feltrino da Antonio Celli – nipote di don Antonio Vecellio, 1928.
D. Bartolini, Biblioteca civica di Feltre – Fondo storico. Inventario del materiale archivistico. Feltre 1999 dattiloscritto.
Feltre, Biblioteca civica, Registro d’ingresso dei libri della biblioteca, voll. I-XXVI.
Feltre, Biblioteca civica, Catalogo a schede per autore/titolo e soggetto

(1) Sulla figura di don Antonio Vecellio si vedano la biografia di C. FRATINI, Don Antonio Vecellio (1837-1912): la vita e le opere, Feltre 1937; G. BIASUZ, Antonio Vecellio, in: Le biografie feltrine, a cura di G. Dal Molin, Feltre 1992, 356-358; P. CONTE-M. PERALE, Mons. Antonio Vecellio storico feltrino dell’800, in: 90 profili di personaggi poco noti di una provincia da scoprire, Belluno 1999, 225-227; G. DAL MOLIN, Vecellio Antonio, in: I sacerdoti della diocesi di Feltre dalla Restaurazione al secondo Dopoguerra (1850-1950), Feltre 2004, 225-226.
(2) “Aderii a queste sollecitazioni coll’assegnare al Comune di Feltre i libri interessanti la nostra regione ed alla scelta di questi libri venne incaricato il prof. Ortolani che ne mise a parte sei sacchi, ch’io consegnai al capo Finucci”, lettera del Celli ad Antonietta Guarnieri Dal Covolo in data 16-01-1922, Biblioteca Civica di Feltre, ms. A VIII.195/2.
(3) La seconda consistente donazione dalla collezione privata Vecellio-Celli avvenne nel marzo 1936 con consegna di materiale prevalentemente archivistico relativo al Ginnasio-Liceo vescovile; nel 1947 il Comune acquistò tutti i periodici appartenuti al Vecellio e con delibera n. 82 del 2 settembre 1953, acquisì l’intera biblioteca Celli comprendente “tutti i miei libri e la raccolta bio-bibliografica d’ogni sorta; gli autografi di uomini illustri; l’epistolario di persone chiare per insegna e sapere dirette al Vecellio e quello a me diretto; le raccolte di stampe, le medaglie, le fotografie, i ritratti e tutto il materiale storico-letterario del Vecellio ancore in mie mani” (cfr. Archivio comunale di Feltre, cl. 8, fasc. Musei, gallerie, biblioteche, istituti scientifici, opere d’arte contenente il testamento di Antonio Celli datato 28-02-1953).
(4) Archivio comunale, Feltre, Cat. IX, Cl. 8, fasc. 3, 1979 testamento datato 22-12-1952 e in generale l’intero fascicolo "Musei, gallerie, istituti scientifici, opere d’arte" contenente i documenti amministrativi relativi alla Biblioteca storica.

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