Vall. E 37           

Descrizione del manoscritto

Roma, Biblioteca Vallicelliana, Vall. E 37

1317-1520 · cart., guardie cartacee · composito di 3 elementi · cc. 10 + 156 + 4 (numerazione delle carte di guardia iniziali, in numeri romani eseguiti con inchiostro rosso, nell’angolo superiore esterno, da I a VII (nono sono numerate le prime tre carte di guardia); inoltre nelle cc. III e IV si trova anche una numerazione in lettere latine, eseguite a matita, nell’angolo superiore esterno, da “b” a “c”; nel corpo del codice numerazione delle carte in cifre arabe, eseguita con inchiostro nero, e collocata nell’angolo superiore esterno, da 1 a 153: dopo c. 5 c’è di nuovo la numerazione 5 (una mano posteriore ha aggiunto a matita “5bis”; dopo c. 94 c’è di nuovo la numerazione 94 (una mano posteriore ha aggiunto a matita “94bis”), dopo c. 104 c’è la numerazione 104bis (a matita); nelle cc. 80-91 al centro del margine superiore si trova una numerazione delle carte in cifre arabe, con inchiostro nero, da 1 a 12; c. 124v è bianca; le carte di guardia posteriore sono numerate da una mano posteriore in cifre arabe, in inchiostro nero, nell’angolo superiore esterno, da 154 a 156 (non è numerata l’ultima carta)).

Fascicolazione: 1x8 (7), 2x8 (15), 3x8 (23), 4x8 (31), 5x8 (39), 6x8 (47), 7x8 (55), 8x8 (63), 9x8 (71), 10x8 (79), 11x6 (85), 12x6 (91), 13x8 (98), 14x8 (105), 15x8 (113), 16x8 (121), 17x6 (127), 18x10 (137), 19x10 (147), 20x4 (151), 21x5 (156: un originario senione a cui manca la prima carta).
Stato di conservazione: restaurato presso il laboratorio di Fernando Ferracci, nell’anno 1960, come avverte un timbro in inchiostro blu nel contropiatto posteriore; buono stato di conservazione.

Legatura: 1701-1800; assi in cartone; coperta in prgamena bianca, senza decorazione; dorso liscio, sul quale si trova scritto a matita “E 37”; restauro: presso il laboratorio di Fernando Ferracci, nell’anno 1960, come avverte un timbro in inchiostro blu nel contropiatto posteriore.

Storia: a c. Vr (numerata II) si trova vergato da V. Vettori: «Sancti Cyrilli Lexicon graecum, Singellii Methodus, Michaelis Presbyteri Grammatica, Logicae fragmentum», subito dopo si trova il timbro in inchiostro rosso “R. Società Romana | 00437 | di Storia Patria”, e ancora di seguito Vettori ha aggiunto una precisazionea al titolo precedente: «Lexicon supra notatum revera non alicuius S. Cyrilli est, sed Cyrilli Grammatici, hominis inter Graecos eruditi et docti»; nelle cc. VIr-IXv ci sono varie annotazioni e definizioni attribuibili a mani del XVI secolo; a c. Xv si trova la seguente nota: «liber donatus Iohanni Mo. sancti Georgii maioris abbati»; sottoscrizione a c. 91v: ἐθελιώθ(η) τὸ παρ(ὸν) λεξικ(ὸν) δ(ιὰ) χειρ(ὸς) ἐμοῦ Πέτρου | Τουσκάν(ου)· μη(νὶ) ἰουν(ίῳ)· ιε´ ἡμέρ(ᾳ) ς´· ὥρ(ᾳ) η´· | ἔτυχε δ᾽ ἔτ(ος) ἔξ τ(ῶν) χινλιοντάδ(ων), ὡκτακ(ῶς) | ἡκουστοῦ πένπτου· πρὸ(ς) τούτοις ἱνδικτυόν(ος) | δεκάτ(ης) πέμπτ(ης): ὁ ἀδελφοὶ (καὶ) π(ατέ)ρες | εὔχεσ[θαι τῷ] γράψαντ(ι)· δ(ιὰ) τ(ὸν) κ(ύριο)ν ὅτι (καὶ) ὁ γράφ(ων) | παραγράφ(ει); è da segnalare che il 15 giugno 1317, indizione 15, era giovedì e non venerdì (come invece riporta erroneamente la sottoscrizione); nel margine inferiore di c. 91v si trova scritto con inchiostro nero “φύλλα 92”.

Vettori, Vincenzo <1700-1782> (bibliotecario della Congregazione dell'Oratorio; Gasbarri 1963, 187).

Vall. E 37/1

1317 (c. 91v, sottoscrizione: ἐθελιώθ(η) τὸ παρ(ὸν) λεξικ(ὸν) δ(ιὰ) χειρ(ὸς) ἐμοῦ Πέτρου | Τουσκάν(ου)· μη(νὶ) ἰουν(ίῳ)· ιε´ ἡμέρ(ᾳ) ς´· ὥρ(ᾳ) η´· | ἔτυχε δ᾽ ἔτ(ος) ἔξ τ(ῶν) χινλιοντάδ(ων), ὡκτακ(ῶς) | ἡκουστοῦ πένπτου· πρὸ(ς) τούτοις ἱνδικτυόν(ος) | δεκάτ(ης) πέμπτ(ης): ὁ ἀδελφοὶ (καὶ) π(ατέ)ρες | εὔχεσ[θαι τῷ] γράψαντ(ι)· δ(ιὰ) τ(ὸν) κ(ύριο)ν ὅτι (καὶ) ὁ γράφ(ων) | παραγράφ(ει); è da segnalare che il 15 giugno 1317, indizione 15, era giovedì e non venerdì (come invece riporta erroneamente la sottoscrizione)) · cart. · cc. 91 (cc. 1-91) · mm 290208 (c. 20r).

Filigrana: vergelle orizzontali, filoni verticali; filigrana posizionata al centro della pagina; si alternano tre filigrane: una vicina a Briquet n. 11623 (Marteau; Troyes a. 1389); l’altra simile a Briquet n. 7482 (Hache; Castellane a. 1316); l’altra vicina a Briquet n. 7924 (Lettre A; Bologna a. 1307).
Segnatura dei fascicoli: in numeri greci, eseguita con inchiostro nero, collocata sia nell’angolo inferiore esterno del recto della prima carta sia nell’angolo inferiore esterno del verso dell’ultima carta dei fascicoli: α´ (1r, 7v), β´ (8r), γ´ (16r, 23v), δ´ (24r, 31v), ε´ (32r, 39v), ς´ (40r, 47v), ζ´ (48r, 55v), η´ (56r, 63v), θ´ (64r, 71v), ια´ (80r).
Foratura: visibile nel margine laterale esterno e nei margini superiore ed inferiore.
Rigatura: eseguita a secco; sistema 2 Leroy – Sautel; tipo 20E2 Leroy – Sautel.
Specchio rigato: c. 20r: 25 // 218 // 47 x 10 / 5 // 67 / 16 / 72 // 4 / 34.
Righe: c. 20r: rr. 31 / ll. 31.
Disposizione del testo: due colonne di scrittura.
Scrittura e mani: Πέτρος Τουσκάνος (Vogel – Gardthausen 1909, p. 387; Turyn, Italy, pp. 129-130, tavv. 101 [= c. 65v], 238b [= c. 91v]; RGK III, 557).

Decorazione: 1317; iniziali: semplici, eseguite con inchiostro rosso, all’inizio di orgni linea di scrittura, dello stesso modulo del resto della scrittura o a volte di modulo leggermente ingrandito; fascia ornamentale ad intreccio con motivi geometrici, eseguita con inchiostro rosso, c. 1r; striscia ornamentale eseguita a doppia linea con inchiostro rosso, c. 66r; striscia ornamentale ondulata, con l’aggiunta di motivi geometrici e vegetali, eseguita con inchiostro nero e rosso, c. 91v; titolo in maiuscola distintiva di tipo epigrafico, eseguito con inchiostro rosso, nelle cc. 1r, 20v; altri titoli sono vergati nella stessa minuscola usata per il testo e in inchiostro rosso; eseguita dallo stesso copista del testo.

Πέτρος Τουσκάνος (PLP XII 29.201; Vogel – Gardthausen 1909, p. 387; RGK III, 557; Turyn, Italy, pp. 129-130, tavv. 101, 238b).

cc. 1r-66r
Autore: Cyrillus: Alexandrinus <santo> .
Titolo presente: Λεξικὸν τοῦ ἁγίου Κυρίλλου ἀρχιεπισκόπου Ἀλεξανδρίας κατὰ στοιχείον (c. 1r).
Titolo identificato: Lexicon, DOC, 597; in realtà da attribuire a ps-Cyrillus.

cc. 66r-68r
Autore: Theodosius: Syracusius <9. sec.> (DOC, 2, 1732).
Titolo presente: Θεοδόσιος μοναχὸς ὁ γραμματικὸς, Ἰωάννῃ τῷ θεοφιλεστάτῳ πρεσβυτέρῳ καὶ ἐν Χριστῷ ἀδελφῷ, περὶ τῶν ἐν τοῖς κανόσι τῶν ἁγίων ἑορτῶν (c. 66r).
Titolo identificato: Lexicon iambicorum canonum Iohannis Damasceni, Pinakes 0020; De Stefani, 1912.

cc. 68r-71r
Autore: Johannes Philoponus <sec. 5./6.> (DOC, 2, 1175–1180).
Titolo presente: Ἰωάννου Φιλοπόνου περὶ τῶν διαφόρων σημασίων τονουμένων (c. 68r).
Titolo identificato: De vocabulis quae diversum significatum exhibent secundum differentiam accentus, DOC, 2, 1179.

cc. 71r-74r
Titolo presente: Φιλιππικῶν ῥητορικαὶ λέξεις, λόγοι α´-ια´ (c. 71r).
Titolo identificato: Φιλιππικῶν ῥητορικαὶ λέξεις, J.N. Kazazis (ed.), Φιλιππικῶν ῥητορικαὶ λέξεις. Editio princeps, Thessaloniki 1986; λόγοι α´-ια´.

cc. 74r-76r
Titolo presente: Ῥητορικῶν αἱ λέξεις ἕτεραι (c. 74r).
Titolo identificato: Lexeis Rhetoricae, M.N. Naoumides (ed.), Ῥητορικαὶ λέξεις. Editio princeps, Athens 1975.

cc. 76r-87r
Autore: Longinus retor.
Titolo elaborato: Lexicon.
Titolo presente: Λεξικὸν τῶν ἐνδιαθέτων γραφῶν ἐκτεθὲν παρὰ Στεφάνου καὶ Θεοδωρέτου· καὶ ἑτέρων λεξιγράφων· Κασιανοῦ Λογγίνου φιλοσόφου (c. 76r).

c. 87rv
Titolo elaborato: Lessico tratto dall’opera di Aëtius medicus, Iatricorum.
Titolo presente: Λέξεις ἰατρικοῦ βιβλίου· ἑρμηνεῖαι βοτανῶν (c. 87r).

c. 87v
Autore: Heron: Alexandrinus <2. sec. a. C. - 2. sec.?>.
Titolo presente: Περὶ μέτρων καὶ σταθμῶν (c. 87v).
Titolo identificato: Geometrica, DOC, 2, 931.

c. 88r
Autore: Epiphanius: Constantiensis <ca. 315-403> (santo; DOC, 1, 680-683).
Titolo identificato: De mensuris et ponderibus, CPG 3746.

c. 88r
Autore: Iohannes Laurentius Lydus.
Autore: Iohannes Laurentius Lydus.
Titolo presente: Λέξεις ἑτέραι (c. 88r).
Titolo identificato: De magistratibus populi Romani, A.C. Bandy (ed.), Ioannes Lydus. On powers or the magistracies of the Roman state, Philadelphia 1983; ed. Bandy, p. 70.

c. 88rv
Titolo elaborato: Termini botanici.
Titolo presente: Ἑρμηνεῖαι βοτανῶν (c. 88r).

cc. 88v-89r
Autore: Epiphanius: Constantiensis <ca. 315-403> (santo; DOC, 1, 680-683).
Titolo presente: Τοῦ ἁγίου Ἐπιφανίου περὶ μέτρων καὶ σταθμῶν (c. 88v).
Titolo identificato: De mensuris et ponderibus, CPG 3746; P. de Lagarde (ed.), Symmicta I, Göttingen 1877, § 131.15-133.6.

c. 89rv
Titolo elaborato: Lessico dalla vita di s. Elia il giovane.
Titolo presente: Λέξεις ἐκ τοῦ βίου τοῦ ἁγίου Ἡλίου τοῦ νέου (c. 89r).

cc. 90r-91v
Titolo elaborato: Versi di autori vari, Gregorius Nazianzenus, Versus iambici acrostichi (cm30) (CPG 3035.30); Gregorius Nazianzenus, Carmina de se ipso (CPG 3036); Arsenius Anachoreta, Epigramma in prophetam Dauid (CPG 5551); Ignatius diaconus sceuophylax, Iambi secundum alphabetum.

Fonti: L. De Stefani, Il Lessico ai Canoni giambici di Giovanni Damasceno secondo un ms. romano, in "Byzantinische Zeitschrift", 21, 2 (1912), pp. 431-435.
L.W. Daly, Iohannis Philoponi, De vocabulis quae diversum significatum exhibent secundumdifferentiam accentus, Philadelphia 1983.
V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.

Vall. E 37/2

1501-1520 · cart. · cc. 36 (cc. 92-127) · mm 290211 (c. 100r).

Filigrana: vergelle verticali, filoni orizzontali; la filigrana si trova al centro del bifolio, nella piegatura; filigrana vicina a Briquet n. 6280 (Flèches; Firenze 1506/1510).
Segnatura dei fascicoli: in numeri greci vergati con inchiostro marrone, al centro del amrgine inferiore del recto della prima carta dei fascicoli: da α´ (92r) a ε´ (122r); al centro del margine superiore della prima carta dei fascicoli si trova una piccola croce eseguita con inchiostro nero.
Foratura: visibile nel margine laterale esterno e nei margini superiore ed inferiore.
Rigatura: eseguita a secco; sistema non ricostrubile a causa delle tracce troppo leggere della rigatura; tipo 20B1 Leroy – Sautel.
Specchio rigato: c. 100r: 37 // 189 // 64 x 20 / 7 // 93 // 6 / 85.
Righe: c. 100r: rr. 31 / ll. 31.
Disposizione del testo: una colonna di scrittura.
Scrittura e mani: Δημήτριος Μόσχος (RGK III, 165 = RGK II, 131; I, 97).

Decorazione: 1501-1520 (eseguita dalla stessa mano del copista); iniziali: ornate, eseguite con inchiostro rosso, con l’aggiunta di motivi vegetali, di modulo ingrandito (altezza pari a 2-5 righe di scrittura) e spostate a sinistra rispetto alla colonna di scrittura; pyle in Laubsägestil eseguita con inchiostro rosso, c. 92r; fascia ad intreccio eseguita con inchiostro rosso e nero, c. 112v; striscia eseguita con inchiostro rosso, c. 125r; i titoli sono vergati con la stessa minuscola del testo, in inchiostro rosso, tranne nelle cc. 100v, 112v, dove sono vergati in maiuscola distintiva di tipo epigrafico.

Δημήτριος: Μόσχος <ca. 1450-dopo 1519> (RGK, 1, 97; 2, 131; 3, 165).

cc. 92r-124r
Autore: Michael: Syncellus <ca. 761-846> (DOC, 2, 1332).
Titolo presente: Μιχαὴλ τοῦ πρεσυτέρου συγγέλου τοῦ ἀποστολικοῦ θρόνου τῶν Ἱεροσύμων μέθοδος περὶ τῆς τοῦ λόγου συντάξεως (c. 92r).
Titolo identificato: Methodus syntaxeos, M. Donnet, Le traité de la construction de la phrase de Michel le Syncelle de Jérusalem, Bruxelles-Rome 1982.

cc. 125r-127v
Autore: Lascaris, Constantinus <1434-1501> (DOC, 2, 1201).
Titolo presente: Περὶ ἀντωνυμιῶν διαφορῶν Κωνσταντίνου τοῦ Λασκάρεως (c. 125r).
Titolo identificato: Grammaticae compendium, ed. P. Manutius, 1557, 146-148 e 235 r. 18...283; de differentiis pronominum.

Fonti: C. Lascaris, Constantini Lascaris Byzantini Grammaticæ compendium. Adiectis in fine quibusdam opusculis, ad graecæ linguæ scientiam aptissimis. Cum latina interpretatione e regione apposita, ut conferri a quouis tyrone possint, Venetiis, apud Paulum Manutium, 1557.
Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600, Wien 1981-1997.
V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.

Vall. E 37/3

1501-1525 · cart. · cc. 26 (cc. 128-153) · mm 291215 (c. 130r).

Filigrana: vergelle orizzontali, filoni verticali; la filigrana si trova al centro della pagina; filigrana vicina a Briquet n. 2528 (Balance; Zwickau a. 1470).
Foratura: non sono visibili fori.
Rigatura: eseguita a secco; il sistema prevede l’impressione dalla prima all’ultima carta del fascicolo, con ripassi non sistematici in diverse carte nelle quali le tracce erano poco visibili; tipo V 00D1 Leroy – Sautel.
Specchio rigato: c. 130r: 24 // 216 // 51 x 30 // 120 // 65.
Righe: c. 130r: rr. 38 / ll. 38.
Disposizione del testo: una colonna di scrittura.
Scrittura e mani: minuscola con asse leggermente inclinato a destra, ductus fluido, modulo piccolo.

cc. 128r-153v
Autore: Alexander: Aphrodisiensis <sec. 2.-3.>.
Titolo identificato: In Aristotelis Analyticorum priorum librum I, DOC, 1, 87; M. Wallies (ed.), Alexandri in Aristotelis analyticorum priorum librum i commentarium, Berlin 1883, pp. 1-83.28.

Fonti: V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.

Bibliografia non a stampa: V. Vettori, Inventarium omnium codicum manuscriptorum graecorum et latinorum Bibliothecae Vallicellanae digestum anno Domini MDCCXLIX, qui 285r.

Bibliografia a stampa: E. Martini, Catalogo di manoscritti greci esistenti nelle biblioteche italiane, II. Catalogus codicum Graecorum qui in Bibliotheca Vallicelliana adservantur, Milano 1902 (Indici e cataloghi, 19) [rist. Roma 1967], qui 113-116.
R. Devreesse, Les manuscrits grecs de l'Italie méridionale: histoire, classement, paleographie, Città del Vaticano 1955, qui 50-51.
A. Turyn, Dated Greek Manuscripts of the Thirteenth and Fourteenth Centuries in the Libraries of Italy, I-II, Urbana - Chicago - London 1972, qui 129-130, tavv. 101, 238b.
M. Naoumides, Retorikai lexeis, Athenai 1975 (Athena. Seira diatribon kai meletematon, 20), qui 13.
M. Naoumides, The v-Recension of St. Cyril's Lexicon, «Illinois classical Studies», 4 (1979), pp. 94-135, qui 98.
S. Lucà, Il Lessico dello Ps.-Cirillo (Redazione V): da Rossano a Messina, «Rivista di Studi bizantini e neoellenici», 31 (1994), pp. 45-80, qui 54, 72.
S. Lucà, Codici greci dell’Italia meridionale, in "Archivio storico per la Calabria e la Lucania", 66 (1999), 165-173, qui 173.
P. Canart – S. Lucà, Codici greci dell’Italia meridionale (Grottaferrata, Biblioteca del Monumento Nazionale, 31 marzo - 31 maggio 2000), Roma 2000, qui 27.
S. Lucà, Note per la storia della cultura greca della Calabria medioevale, in "Archivio Storico per la Calabria e la Lucania", 74 (2007), 43-101, qui 61 e n. 51, 66.
F. Ronconi, Tracce di volgare calabrese delle origini nel manoscritto Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. gr. Pio II 47?, in Alethes Philia. Studi in onore di Giancarlo Prato, a cura di M. D’Agstino - P. Degni, Spoleto 2010 (Collectanea, 23), pp. 587-604, qui 597 n. 47.
S. Lucà, Testi medici e tecnico-scientifici del Mezzogiorno greco, in La produzione scritta tecnica e scientifica nel medioevo: Libro et documento tra scuole e professioni. Atti del Convegno internazionale di studio dell’Associazione italiana dei Paleografi e Diplomatisti Fisciano – Salerno (28-30 settembre 2009), Spoleto 2012, pp. 551-605, qui 576 n. 57.

Fonti: C. Lascaris, Constantini Lascaris Byzantini Grammaticæ compendium. Adiectis in fine quibusdam opusculis, ad graecæ linguæ scientiam aptissimis. Cum latina interpretatione e regione apposita, ut conferri a quouis tyrone possint, Venetiis, apud Paulum Manutium, 1557.
L. De Stefani, Il Lessico ai Canoni giambici di Giovanni Damasceno secondo un ms. romano, in "Byzantinische Zeitschrift", 21, 2 (1912), pp. 431-435.
Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600, Wien 1981-1997.
L.W. Daly, Iohannis Philoponi, De vocabulis quae diversum significatum exhibent secundumdifferentiam accentus, Philadelphia 1983.
V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.

Riproduzioni: http://www.internetculturale.it/jmms/iccuviewer/iccu.jsp?id=oai%3Awww.internetculturale.sbn.it%2FTeca%3A20%3ANT0000%3ARM0281_Vall_E_37&mode=all&teca=MagTeca+-+ICCU.

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