It. X, 86 (=6532)           

Descrizione del manoscritto

Venezia, Biblioteca nazionale Marciana, It. X, 86 (=6532)

1525-1550 (si veda Storia del manoscritto) · cart., guardie cartacee · cc. 1 + 43 (bianche il verso della guardia anteriore e c. 42v; cartulazione da 1 a 42 cinquecentesca, con una cartulazione più antica 183-198 (cc. 5-14), 209-224 (cc. 15-30) e 193-204 (cc. 31-42), per cui Zorzanello ipotizza che le cc. 1-4 fossero numerate 179-182; vi è inoltre una carta volante; macchie d'inchiostro alle cc. 23-25) · mm 310213 (c. 1).

Legatura: 1701-1750.; assi in cartone.

Storia: la stesura del testo, presumibilmente autografo, contenuto nel manoscritto è posteriore alla morte, avvenuta nel maggio 1528, del patrizio veneziano Nicolò Dolfin, noto studioso di Petrarca e Boccaccio (DBI, 40, 555). Nella lettera dedicatoria del testo, infatti, si legge, a c. 1r, del "quondam messer Nicolò Delphino nobile già della nostra città, essercitato nelle lettre latine, et studioso delle rime di questo poeta" (Petrarca). Inoltre, a c. 1v, si legge che "la lingua volgar è stata soblimata, et esculta per l'Italia, mercè dello eccellente signor, messer Pietro Bembo, al quale, la posterità, non volendo esser ingrata, et noi medesmi, gli dovemo esser ubrigati" con chiaro riferimento alla pubblicazione delle Prose della volgar lingua nel 1525. Poiché di Bembo, morto nel 1547, si parla come di un personaggio non defunto, si può datare il testo tra il 1528 e il 1547 e la scrittura, una umanistica corsiva, porta a datare il manoscritto nello stesso periodo, non oltre la metà del Cinquecento. L'autore del testo si qualifica a c. 1r come "Giovanfrancesco da Pozzo segretario del Pontifice venetiano" e quindi è sicura l'identificazione con l'omonimo notaio che è citato in Cicogna, Inscrizioni, 6, 787 a proposito di un lascito del Patriarca di Venezia nel 1523. Pietrasanta 1603, c. 13rv ricorda, tra gli illustri membri della famiglia veneziana Da Pozzo fioriti nel Cinquecento, un Giovanni Francesco, "huomo dottissimo", che "altro non fece giamai, che attendere alli studij delle belle littere, & fu universalmente in tutte fondato, si come manifestamente si conosce per quelli scritti, che di propria mano in diverse materie ha lasciato". Se questo Gianfrancesco è l'autore del testo, allora Pietrasanti potrebbe aver menzionato anche il cod. marc. It. X, 86 (=6532). D'altra parte un diverso Giovanni Francesco del Cinquecento è ricordato come "dotto, di religiosi pensieri, & nelle leggi gran giureconsulto" (c. 11r) e quindi anche a lui potrebbe essere attribuito il testo. Nel Settecento il manoscritto appartenne ad Apostolo Zeno, la cui biblioteca fu trasportata nel 1750 presso la biblioteca dei Domenicani di Santa Maria del Rosario, detti anche Gesuati, in seguito al testamento del 1747 dell'illustre scrittore. Dopo la soppressione napoleonica del 1810 e un decreto del 7 marzo 1811, 477 manoscritti della ricca biblioteca dei Gesuati furono consegnati alla Marciana (Zorzi, Libreria, 324 e 362). Una mano tardo settecentesca o del primo Ottocento scrisse sul verso della guardia anteriore "Gio. Francesco da Pozzo sopra il Petrarca". Sulla controguardia anteriore è incollato l'ex libris marciano descritto al numero 11 in Bertarelli-Prior, 396, datato "MCM" e il cartellino riportante l'attuale segnatura, collocazione fisica e la provenienza "Apostolo Zeno 36". Vi è inoltre l'ex libris di Apostolo Zeno del 1735 circa (Bertarelli-Prior, 411). Sempre sulla controguardia anteriore è scritta ad inchiostro l'antica segnatura marciana "LXI.4.X", inoltre vi è scritta, a matita, l'altra antica segnatura marciana "CIV.8".

Bettio, Pietro <1769-1846> (DBI, 9, 757-760).
Convento di S. Maria del Rosario <Venezia> (anche dei Gesuati alle Zattere; Guida generale Archivi, 4, 1109).
Dal Pozzo, Gianfrancesco <sec. 16.> (noto anche come Puteolano, Gianfrancesco; Cicogna, Inscrizioni, v. 6, 787).
Zeno, Apostolo <1668-1750> (DBI, 100, 649-653 AP, Zeno, Apostolo).

Marciana CIV.8 (Marciana), Marciana LXI.4.X (Marciana), Apostolo Zeno 36 (Zeno, Apostolo).

Osservazioni: presente un disegno su carta volante.

cc. 1r-42v
Autografo: Dal Pozzo, Gianfrancesco <sec. 16.> (noto anche come Puteolano, Gianfrancesco; Cicogna, Inscrizioni, v. 6, 787).
Titolo aggiunto: Comento sopra il Petrarca, Pietro Bettio nell'Inventario manoscritto.
Lettera di dedica inc. Hommi dilettato candidi lettori in mia gioventute di questo poeta (c. 1r).
Testo inc. Allude al nome del sonetto, dicendo suono, di quei sospiri (c. 2r).

Bibliografia non a stampa: P. Zorzanello, Catalogo manoscritto dei codici marciani italiani della classe X, Biblioteca nazionale Marciana, Schede manoscritte.

Fonti: Dizionario biografico degli italiani, Roma 1960-.
F. Pietrasanta, Lettera famigliare del sig. Fabricio Pietrasanta nobile milanese, diretta all'ill. et molto R.do monsig. Giouan Francesco da Pozzo, nella quale breuemente si tratta della vera origine & discendenza delli nobili, & antichi Cittadini Veneti della casa da Pozzo, In Milano 1603.
E.A. Cicogna, Delle inscrizioni veneziane, Venezia 1824-1853.
A. Bertarelli - D.H. Prior, Gli ex libris italiani, Milano, Hoepli, 1902.
L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano 1947.
M. Zorzi, La Libreria di San Marco. Libri, lettori, società nella Venezia dei Dogi, Milano, 1987.
Guida generale degli Archivi di Stato italiani, Roma 1994.
Zeno, Apostolo in: Archivio possessori, Biblioteca nazionale Marciana (26 marzo 2021).


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