Ang. gr. 83           

Descrizione del manoscritto

Roma, Biblioteca Angelica, Ang. gr. 83

0951-1325 (la datazione si riferisce al lasso di tempo in cui furono realizzate le due unità codicologiche: il X secolo per la prima, il primo quarto del XIV per la seconda, che costituisce un restauro della prima) · membr., guardie cartacee (guardie e controguardie marmorizzate; la seconda e la terza guardia anteriori sono numerate I e II) · composito di 2 elementi e 1 volume · cc. 3 + 330 + 2 (due serie di cartulazioni: la prima, cc. 1-54, nel margine inferiore interno del recto di ciascuna carta, la seconda, nel margine superiore esterno del recto di ciascuna carta).

Scrittura e mani: la mano di Giano Lascaris postilla saltuariamente i margini di tutto il codice (Mondrain, 2000, 419, 422). [Tav. 1 ]

Legatura: 1701-1800; assi in cartone; marocchino rosso; cornice a filetto; fermagli; restauro: necessita di un intervento di restauro, le carte del fascicolo iniziale sono staccate.

Storia: alla c. IIr è vergato da una mano settecentesca l'indice del contenuto; alla c. IIv la stessa mano scrive "Codex saeculi XII continet chartas [[329]] 330". Alla c. 330v sono presenti: numeri greci da alpha a lambda; un alfabeto greco; nome dell'autore in latino; due monocondili di un non meglio identificato Mathaios. Il codice faceva parte della biblioteca di Guido Ascanio Sforza. Tale raccolta si conosce attraverso due cataloghi manoscritti, il primo attribuito a Francesco Torres (Vat. lat. 3958) e stilato prima del 1581, il secondo di Leone Allacci (Vat. Ott. lat. 2355). In quest'ultimo, il manoscritto compare segnato con il numero 79 CXXXXI. Appartenne poi a Domenico Passionei, come dimostrano il timbro a c. 1r e la nota nel manoscritto di Parma, Biblioteca Palatina, Parm. 878, Inventario dei libri della biblioteca Passionei, p. 441: "Herodotus graece codex saeculi XII in charta pergamena. Fol.".

Lascaris, Janus <1445-1534> (Cosenza, 3, 1935-1940; 5, 984-985; AP, Lascaris, Janus).
Passionei, Domenico <1682-1761> (ABI I 751, 125-130; II 448, 176-180; II S 62, 417; III 322, 301-302; AP, Passionei, Domenico).
Sforza, Guido Ascanio <1518-1564> (ABI I 910, 136-189; Hierarchia catholica, 3, 25).
Vitali, Filippo <1699-1771> (ieromonaco di Grottaferrata, bibliotecario di Domenico Passionei; Rocchi, 1884, 150-151).

Angelica C.1.6 (Biblioteca Angelica <Roma>), Sforziana Allacci 79 CXXXXI (Biblioteca Sforziana <Roma>).

Ang. gr. 83/1

1301-1325 · membr. · cc. 12 (cc. 1-7; 9-13) · mm 307215 (c. 4).

Fascicolazione: 1/6+1 (cc. 1-7, c. 3 attaccata con tallone); 2/4+1 (cc. 9-13, c. 12 attaccata con tallone). La regola di Gregory non è rispettata: cc. 1-7: PC PC CP PC CP CP PC; cc. 9-13: PC CP PC PC CP.
Segnatura dei fascicoli: segnatura del primo fascicolo a registro, visibile alla c. 2r e 3r (aII e aIII) nell'angolo inferiore esterno.
Foratura: tracce di foratura.
Rigatura: tipo 2-21/0/0/J Muzerelle (30D1 Sautel-Leroy); sistema non rilevabile.
Specchio rigato: mm <150×230>; dimensioni: 15<5≤150≥5>45; 40<230>50 (Muzerelle 155-158); interlinea di ca. mm 7.
Righe: 33 righe per pagina (a c. 7 righe 34); rapporto righe/linee 1:1.
Disposizione del testo: testo disposto a piena pagina.
Scrittura e mani: la mano del copista è stata identificata in quella di Nicola Triclinio (Bianconi 2005, 38-41 e n. 79, 82, 129 n. 32, 130-131 e n. 44, 135 e n. 55, 181, 251). [Tav. 2 ]

Decorazione: 1301-1325; iniziali: semplici, in colore rosso; decorazione realizzata probabilmente dal copista del testo.

Storia: unità codicologica dipendente costituita da un restauro realizzato verisimilmente a Tessalonica nel primo quarto del secolo XIV.

Nikolaos: Triklines <fl. 1301-1325> (RGK, 3, 519).

cc. 1r-7v, 9r-13v
Autore: Herodotus (DOC, 2, 929).
Titolo identificato: Historiae, DOC, 2, 929.
Osservazioni: contiene Hist. I, 1-35, 3 e Hist. I 42, 1.

Fonti: Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600, Wien 1981-1997.
V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.

35913.

Ang. gr. 83/2

0951-0975 · membr. · cc. 318 (cc. 8rv; 14r-330v) · mm 314237 (c. 137).

Fascicolazione: 1/2 (cc. 8 e 14); 2/8 (cc. 15-22); 3/8 (cc. 23-30, cc. 24 e 29 coniugate [Maniaci 2008, 199]); 4/8 (cc. 31-38); 5/8 (cc. 39-46, cc. 40 e 45 coniugate [Maniaci 2008, 199]); 6/8 (cc. 47-54, cc. 48 e 53 coniugate [Maniaci 2008, 199]); 8/8 (cc. 55-62); 9/8 (cc. 63-70, cc. 65 e 68 coniugate [Maniaci 2008, 199]); 10/8 (cc. 71-78); 11/8 (cc. 79-86); 12/8 (cc. 87-94); 13/8 (cc. 95-102, cc. 97 e 100 coniugate [Maniaci 2008, 199]); 14/8 (cc. 103-110); 15/8 (cc. 111-118); 16/8 (cc. 119-126); 17/8 (cc. 127-134); 18/8 (cc. 135-142); 19/8 (cc. 143-150); 20/8 (cc. 151-158); cc. 21/8 (cc. 159-166); 22/8 (cc. 167-174, cc. 169 e 172 coniugate [Maniaci 2008, 199]); 23/8 (cc. 175-182); 24/8 (cc. 183-190); 25/8 (cc. 191-198); 26/8 (cc. 199-206); 27/6 (cc. 207-212); 28/8 (cc. 213-220); 29/8 (cc. 221-228); 30/8 (cc. 229-236); 31/8 (cc. 237-244); 32/8 (cc. 245-252); 33/8 (cc. 253-260); 34/8 (cc. 261-268); 35/8 (cc. 269-276); 36/8 (cc. 277-284); 37/6 (cc. 285-290); 38/8 (cc. 291-298); 39/8 (cc. 299-306); 40/8 (cc. 307-314); 41/6+1 (cc. 315-321, la c. 319 è attaccata con tallone); 42/4 (cc. 322-325); 43/4+1 (cc. 326-330, la c. 326 è attaccata con tallone).
Segnatura dei fascicoli: nel margine inferiore esterno del primo recto e nel margine inferiore interno dell'ultimo verso, in cifre greche, visibile alle cc. 8r, 14v (β), 15r (γ), 23r (δ), 39r (ε), 46r (ϛ), 55r (ζ), 174v (κβ), 182v (κγ), 190v (κδ), 198v (κε), 206v (κϛ), 212v (κζ), 220v (κη), 228v (κθ), 230v (λ), 244v (λα), 252v (λβ), 268v (λδ), 276v (λϛ), 284v (λζ), 290v (λη), 306v (μ), 314v (μα), 325v (μϛ). In un certo periodo il codice fu diviso in almeno in due tomi; lo dimostra la seconda segnatura che compare sul recto della prima carta del fascicolo, nell'angolo inferiore esterno, a partire dalla c. 207r (segnata ε); il codice era dunque diviso all'altezza della c. 175r. Ulteriori tracce di tale serie di segnature sono visibili alle cc. 213r (ϛ), 221r (ζ), 229r (η), 231r (θ), 253r (ια), 261r (ιβ), 269r (ιγ). Una terza segnatura di fascicolo, risalente ancora ad un periodo in cui il manoscritto era diviso in tomi, a lettere latine, si individua sul recto della prima carta di ogni fascicolo, nell'angolo inferiore esterno, a partire da c. 191r (segnalata cc). Se ne rivedono le tracce alle cc. 207r (ee), 213r (ff), 229r (hh), 237r (ii), 245r (kk), 253r (ll), 261r (mm), 269r (nn), 277r (oo), 285r (pp).
Foratura: tracce di foratura visibili desultoriamente.
Rigatura: sistema 1; tipi 2-2 / 0 / 0 / C e 2-2 / 0 / 0 / J-0 Muzerelle (20C1 e X-20D1 Sautel-Leroy) alternati casualmente.
Specchio rigato: mm 225×150, dimensioni 20<5≤150≥5>52; 37<225>52 (Muzerelle, 155-158); interlinea mm 6/7.
Righe: 34 linee per pagine; rapporto righe/linee 1:1.
Disposizione del testo: scrittura disposta a piena pagina.
Scrittura e mani: un'unica mano, riferibile al terzo venticinquennio del sec. X, è responsabile del testo e di alcuni scolii. Tale mano, indicata con la sigla B, utilizza una minuscola informale. Compaiono numerose mani di annotatori: B2: XI secolo; B3: XII secolo; B4: XIV secolo, diversa da quella di Nicola Triclinio; B6: XV secolo, mano di Giano Lascaris. [Tav. 3 ]

Decorazione: 0951-0975; iniziali: semplici; decorazione realizzata probabilmente dal copista del testo.

cc. 8rv, 14r-330v
Autore: Herodotus (DOC, 2, 929).
Titolo identificato: Historiae, DOC, 2, 929.
Osservazioni: contiene Hist. I, 35, 3-42, 12; I, 68, 3-IX, fine, ripartite nel modo seguente: c. 8rv: Hist. I, 35, 3-42, 12; cc. 14r-49r: Hist. I, 68, 3-fine Hist. I; cc. 49r-92r: Hist. II; cc. 92r-131v: Hist. III; cc. 131v-171v: Hist. IV; cc. 171v-199r: Hist. V; cc. 199r-226r: Hist. VI; cc. 226r-274v: Hist. VII; cc. 274v-303v: Hist. VIII; cc. 303v-330v: Hist. IX. Codice B di Erodoto.

Fonti: V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.

35913.

Bibliografia non a stampa: Parma, Biblioteca Palatina, ms. Parm. 875-878, Inventario della Biblioteca Passionei.

Bibliografia a stampa: G. Muccio-P. Franchi de' Cavalieri, Index codicum graecorum Bibliothecae Angelicae, in "Studi italiani di filologia classica", 4 (1896), 7-184, qui 130.
E. Piccolomini, Index codicum graecorum Bibliothecae Angelicae. Ad praefationem additamenta, in "Studi italiani di filologia classica", 6 (1898), 167-184, qui 173.
R. Clavaud, Remarques sur la stichométrie dans les manuscrits médiévaux, in "Revue d’histoire des textes", 5 (1975), 243-247, qui 244-245.
B. Mondrain, Janus Lascaris copiste et ses livres, in: I manoscritti greci tra riflessione e dibattito. Atti del V Colloquio internazionale di paleografia greca (Cremona, 4-10 ottobre 1998), a cura di G. Prato, Firenze 2000, 417-426, qui 419, 422.
G. Cavallo, Scritture informali, cambio grafico e pratiche librarie a Bisanzio tra i secoli XI e XII, in: I manoscritti greci tra riflessione e dibattito. Atti del V Colloquio internazionale di paleografia greca (Cremona, 4-10 ottobre 1998), a cura di G. Prato, Firenze 2000, 219-238, qui 222.
I. Pérez Martin, El ‘estilo salonicense’: un modo de escribir en la Salónica del siglo XIV, in: I manoscritti greci tra riflessione e dibattito. Atti del V Colloquio internazionale di paleografia greca (Cremona, 4-10 ottobre 1998), a cura di G. Prato, Firenze 2000, 309-331, qui 318.
M.J. Luzzatto, Note inedite di Giovanni Tzetzes e restauro di antichi codici alla fine del secolo XIII: il problema del Laur. 70, 3 di Erodoto, in: I manoscritti greci tra riflessione e dibattito. Atti del V Colloquio internazionale di paleografia greca (Cremona, 4-10 ottobre 1998), a cura di G. Prato, Firenze 2000, 633-654, qui 652.
D. Bianconi, Tessalonica nell’età dei Paleologi. Le pratiche intellettuali nel riflesso della cultura scritta, Paris 2005, 38-41 e n. 79, 82, 129 n. 32, 130-131 e n. 44, 135 e n. 55, 181, 251.
R. Cantore, Lectiones singulares del Palatino gr. 176 di Erodoto, in "Prometheus", 31 (2005) 97-117.
G.B. Alberti, Retractationes erodotee (con qualche precisazione), in "Prometheus", 33 (2007), 115-116.

Fonti: A. Rocchi, La Badia di S. Maria di Grottaferrata, Roma 1884.
Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, Monasterii [poi Padova] 1935-.
L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano 1947.
M.E. Cosenza, Biographical and Bibliographical Dictionary of the Italian Humanists and of the World of Classical Scholarship in Italy 1300-1800, Boston 1962-1967.
Repertorium der griechischen Kopisten 800-1600, Wien 1981-1997.
Archivio Biografico Italiano, München 1987-.
V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.
J.-H. Sautel, Répertoire de réglures dans les manuscrits grecs sur parchemin. Base de données établie par Jacques-Hubert Sautel à l'aide du fichier Leroy et des catalogues récents, Turnhout 1995.
D. Muzerelle, Pour décrire les schémas de réglure. Une méthode de notation symbolique applicable aux manuscrits latins et autres, in "Quinio", 1 (1999), 123-170.
M. Maniaci, Terminologia, manualistica, bibliografia: nuove possibilità di interazione fra risorse nello spazio della rete, in: Oltre la scrittura. Variazioni sul tema per Guglielmo Cavallo, a cura di D. Bianconi, L. Del Corso, Paris 2008, 167-214.
Lascaris, Janus in: Archivio possessori, Biblioteca nazionale Marciana (19 febbraio 2021).
Passionei, Domenico in: Archivio possessori, Biblioteca nazionale Marciana (3 marzo 2021).

35913.


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Scrittura e mani:

Ang. gr. 83, c. 46r
1. Ang. gr. 83, c. 46r

Scrittura e mani:

Ang. gr. 83, c. 9r
2. Ang. gr. 83, c. 9r

Scrittura e mani:

Ang. gr. 83, c. 92r
3. Ang. gr. 83, c. 92r

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