MS. 371           

Descrizione del manoscritto

Belluno, Biblioteca civica, MS. 371

1501-1550 · cart., guardie cartacee · composito · cc. 1 + 91 + 1 (guardie non numerate; paginazione moderna 1-182, a matita 1a-h) · mm 213143 (c. 38), mm 203150 (c. 4), mm 222161 (c. 1).

Filigrana: formato in 4°; è visibile a c. 3 una filigrana non identificata; è visibile a c. 4 la scritta in lettere corsive "G Marsura"; è visibile alle cc. 6-7 una balestra; è visibile alle cc. 8, 11 un tre monti inscritto in un cerchio sormontato da un trifoglio; è visibile alle cc. 12, 15-20, 37, 40, 57, 59-60 una bilancia inscritta in un cerchio, il tutto sormontato da una stella a sei punte, con (talvolta) una contromarca all'angolo, un fiore, simile a Briquet n. 2602 (Udine 1507); è visibile alle cc. 21, 23, 26, 28, 61 un cappello cardinalizio, simile a Briquet n. 3464 (Udine 1524), ma privo di contromarca; è vibile una contromarca a c. 35 raffigurante una croce inscritta in un cerchio; è visibile alle cc. 41, 44 un agnello pasquale inscritto in un cerchio, simile a Briquet n. 49 (Firenze 1511, Treviso 1514); è visibile a c. 46 presumibilmente una balestra; è visibile una contromarca a c. 48, 71, 89-90 raffigurante un trifoglio; è visibile alle cc. 49, 55 un angelo inscritto in un cerchio, il tutto sormontato da una stella a sei punte, simile a Briquet n. 651 (Salò 1576); è visibile alle cc. 72-73 un'àncora inscritta in un cerchio, identica a Briquet n. 581 (Treviso 1521).
Fascicolazione: I-III/4 (cc. 1-12), IV/10 (cc. 13-22), V/8 (cc. 23-30), VI-X/4 (cc. 31-50), XI/2 (cc. 51-52), XII/4+1 (aggiunta la c. 57, cc. 53-57), XIII/12 (cc. 58-69), XIV-XV/2 (cc. 70-73), XVI/6 (cc. 74-79), XVII/2 (cc. 80-81), XVIII/4+1 (aggiunta la c. 86, cc. 82-86), XIX-XX/4 (cc.87-94), XXI/2 (cc. 95-96).
Scrittura e mani: numerose mani, tutte risalenti alla prima metà del sec. XVI (ad eccezione delle note seicentesche di Costantino Egregis e delle note e trascrizioni ottocentesche di Francesco Pellegrini) e classificabili come corsive italiche; la ricorrenza di mani diverse anche nei carmi attribuiti allo stesso autore rende problematica l'identificazione di eventuali autografi.
Stato di conservazione: buono; la c. 60 è del tutto staccata; alcune carte presentano delle macchie dovute all'umidità e alcune delle fioriture (foxing).

Legatura: 1886 (come riportato sul titolo della camicia); assi in cartone; legatura d'amatore; la coperta in carta marmorizzata a pettine, di colore giallo e verde; il dorso piatto presenta delle piccole linee dorate che vogliono imitare la nervatura ed è presente un'etichetta in pelle scura con incisioni in oro: "Cordati et al. Carmina MSS.".

Storia: sul dorso cartellino con segnatura "Museo Civico di Belluno n. 371"; sul contropiatto anteriore segnatura "371 / V. B"; a p. 1a titolo complessivo "Collectio miscellanea...", di mano di Francesco Pellegrini e cartellino "Museo Civico racc. Pellegrini"; alle pp. 1c-h note, tavola genealogica (dal titolo "Parentela di fra Urbano Bolzanio e di Pierio Valeriano" ) e indice di Francesco Pellegrini; a p. 1 nota di possesso "Constantini Egregis bell(unensis) anno 1637 mense 22 iunii"; alle pp. 31-33 trascrizioni di Francesco Pellegrini datate 1886; alle pp. 52, 80-81, 84, 101-103, 115, 121, 122, 124, 131, 135-136, 144, 159, 177 trascrizioni e note dello stesso Pellegrini, prive di data; alle pp. 142, 166, 176 note al testo di Costantino Egregiis.

Egregis, Costantino <iunior; fl. 1637>; Constantinus Egregis.
Pellegrini, Francesco <1826-1903> (Conte-Perale, 181-183).

371 V. B (Belluno civica (non identificato)).

Osservazioni: a p. 30 "1527"; gli epigrammi presenti alle pp. 31-33, sono una copia ottocentesca di quelli scritti nel 1550, come da nota dello stesso Pellegrini, che ha trascritto i testi; a pp. 51-52 carme "Epicedium in Iulianum" (riferito a Giuliano de' Medici, morto nel 1516); a p. 128 "1534"; a p. 159 datazione "1523-1524" (di mano di Francesco Pellegrini); molti componimenti sono stati copiati da Francesco Pellegrini, probabilmente al momento della legatura dei diversi elementi del composito, cioè nel 1886.

Camicia: p. 1a, Collectio miscellanea mss. carminum auctorum multorum et preaesertim Nicholai Chori Valeriani, su Corauli, Petri Cordati filii, Vendrandi Egregii canonici et Constantini Egregii senioris eius fratris, civium bellunensium, nec non Hieronimi Vidae, Petri Bembi, Iohannis Cottae, Nicolai Amalthei, Actii Sincerii Sannazari etc., quae a presb. Constantino Egregio iuniori olim possessa, nuper in bibliotheca Musaei bellunensis illata est (titolo della raccolta del conservatore don Francesco Pellegrini, come la tavola genealogica corredata da note iniziali pp. 1c-e e l'indice generale pp. 1f-h).

pp. 1-14
Autore: Coraulo, Nicolò <m. 1554> (Miari, 58).
Titolo elaborato: Ecloghe.
Titolo presente: Aegloga Tityrus Corydon Lycidas Tityrus Interlocutores (p. 1).
Titolo presente: Ecloga Mopsus Corydon Melibocus (p. 7, ll. 1-2).
Primo testo inc. Quid Lycida gracili celebrant tua carmina cantu (p. 2, l. 1), expl. solvite vestra iugo iam solvite colla prementi (p. 6, l. 20).
Ultimo testo inc. Pastorem pastor Mopsum Moelibeus ab oris (p. 7, l. 3), expl. i puer, et tantum posthac ne desere amicum (p. 13, l. 5).
Osservazioni: due ecloghe, attribuite dal conservatore don Francesco Pellegrini a Nicolò Coraulo, anche se la mano risulta notevolmente diversa da quelle seguenti, probabilmente autografe.
Bianca la p. 14.

pp. 15-30
Autore: Coraulo, Nicolò <m. 1554> (Miari, 58).
Titolo presente: In Caterinae coniugis desiderio epicedium (p. 15, ll. 2-4), tra "Caterinae" e "coniugis", "N. Choraulae Iu. Cons. in" cancellato (l. 1).
Testo inc. Semper ego attonitus! sine voce! dolorque negabit (p. 15, l. 5), expl. Concilia, et tandem regni in partem ipsa vocato (p. 30, l. 14); segue la data "IDXXVII XII K. QUINT" (ll. 15-16).
Osservazioni: il nome dell'autore, come anche parte del titolo, seppur leggibile, risulta cancellato.

pp. 31-33
Destinatario: Coraulo, Pietro <m. 1550> (Miari, 58).
Autore: Egregis, Costantino <senior; fl. 1550>; Costantino Egregis (p. 31).
Titolo elaborato: Epigrammi.
Titolo presente: Dialogus de repentino casu Petri Cordei (1550) (p. 31, ll. 1-2).
Titolo presente: De morte Luciae Florinae puellae. Epigramma (p. 32, ll. 1-2).
Primo testo inc. Quid fles? Heu iacet hic Cordeus nomine Petrus (p. 31, l. 4), expl. sed venerare piis ossa reposta locis (p. 31, l. 13).
Testo inc. Non sanguis, non forma potest, non candida virtus (p. 32, l. 3), expl. Solamen, felix, casta puella, vale (p. 32, l. 8).
Ultimo testo inc. Tres infelices in mundo novimus esse (p. 33), expl. infelix, qui nulla sapit, nec scire laborat (p. 33).
Osservazioni: l'attribuzione è di Francesco Pellegrini, come i titoli aggiunti e le note, a p. 31 "Dialogus de repentinu casu Petri Cordei (1550)... scritto di mano di pre Costantino Egregis sul finire del primo libro canonico della parrochia di Cusighe e qui ricopiato da Francesco Pellegrini nel 1886"; a p. 32 "De morte Luciae Florinae puella, epigramma..., scritto in seguito all'antecendente. Forse si riferisce ad una sorella o parente di Florio Maresio, amico dei fratelli Egregis e dei Coraulo"; a p. 33 "Epigramma... come i precedenti, di mano del cappellano di Cusighe, pre Costantino Egregis".
Bianca p. 34.

pp. 35-48
Destinatario: Fregoso, Federico <1480-1541> (DBI, 50, 396-399).
Autore: Vida, Marco Gerolamo <1485-1566> (Ferrari, 688).
Titolo presente: Heronymi Vidae De ludo scachorum ad reverendum Federicum Fregosum archiepiscopum Salernitanum (p. 35, ll. 1-2).
Titolo identificato: De ludo scacchorum lib. I, ed. Roma 1527.
Testo inc. Saturno regnis expulso, destitit olim (p. 35, l. 3), expl. Ecce e versa Tripes vulgi unda procubuit Nux (p. 48, l. 3).
Osservazioni: l'opera risulta edita più volte con titoli diversi; si riporta qui il titolo dell'edizione più antica (1527); altri titoli nell'originale versione latina sono "Scacchia" (come riportato nelle edizioni del 1550 e del 1745), "Scacchia ludus" (in un'edizione, con traduzione, del 1964); tra le traduzioni in lingua italiana, la più antica porta il titolo "Guerra del gioco degli scacchi" (1554), cui seguono "Battaglia de' scacchi" (1589), "La Scaccheide" (1753, 1774, 1810), "La Scacchiade" (1829), "Il giuoco degli scacchi" (1791, 1846, 1882, 1933); si segnalano anche una traduzione francese "Le jeu des eschecz" (1862) e una tedesca "Schachspiel der Götter" (1979).

pp. 48-74
Autore: Bembo, Pietro <1470-1547> (DBI, 8, 133-151).
Autore: Caballo, Pietro <m. 1616> (Ferrari, 160).
Autore: Contini <sec. 16.>; Contini (p. 71).
Autore: Coraulo, Nicolò <m. 1554> (Miari, 58).
Autore: Cotta, Giovanni Stefano <1435-1525> (DBI, 30, 458-460).
Autore: D'Arco, Nicolò <1479-1546> (Ferrari, 248).
Autore: Navagero, Andrea <1483-1529> (Ferrari, 488).
Autore: Sannazzaro, Jacopo <1457-1530> (ABI II 544, 58-77; II S 75, 27-28; III 378, 312-326).
Titolo elaborato: Carmi latini.
Primo testo inc. Collacrimat veneres et lamentant amores (p. 48, l. 5), expl. una homines movens perculit una Deos (p. 48, l.12); testo del Caballo.
Ultimo testo inc. fortasse quaeris cuius hic tumulus siet (p. 73), expl. tu suspicare et ambula (p. 74).
Osservazioni: 18 carmi latini, di vario metro e lunghezza; nella sezione figurano diverse brevi citazioni "Caballi", "Cottae" (pp. 48-49, 70), "Sanazari", "Contini", "Navagerii", "Nicolai de Archo", "Evangeli Magdalenae echo", "Syncerus" (pp. 71-74), carmi anonimi (pp. 51-65), forse attribuibili, sulla scorta di analogie di scrittura riscontrabili all'interno del manoscritto, a Nicolò Coraulo, carmi sottoscritti o attribuiti allo stesso Nicolò Coraulo, con lo pseudonimo "Chori Valeriani" (pp. 50, 67) e a Pietro Bembo (pp. 68-69); il carme attribuito a Pietro Caballo (p. 48) è ripetuto a p. 72, dove figura "Incerti authoris"; alle pp. 51-52 un carme, anonimo, è intitolato "Epicedium in Iulianum" e porta le seguenti note di Pellegrini "Giuliano de Medici?...Giuliano de' Medici, figlio di Lorenzo, fratello di Leone X, marito di Filiberta di Savoia e padre del card. Ippolito, morì il 17 marzo 1516. Era duca di Nemours"; alle pp. 55-56 figura un carme anonimo "Hyale ad Choraulum patavinas musas petentem"; a p. 57 un carme anonimo "Eroticon"; alle pp. 59-65 un'ecloga dal titolo "Corydon-Titirus", evidentemente ispirata al modello virgiliano; a p. 67 un carme di Nicolò Coraulo dal titolo "Lex thalami"; alle pp. 68-69 il carme attribuito a Pietro Bembo porta il titolo "Stephanus", infine, a p. 70 l'elegia di Giovanni Cotta è intitolata "Ad Lycoridem".
Bianche pp. 54, 58, 66.

pp. 75-81
Autore: Coraulo, Nicolò <m. 1554> (Miari, 58); Nicolaus Chorus Valerianus (p. 75).
Titolo presente: Divo Nicolao (p. 75, l. 1).
Testo inc. Hanc tabulam pictamque ratem tibi summe deorum (p. 75, l. 4), expl. dive potens olim aggredire maioribus orsis (p. 81, ll. 6-8).
Osservazioni: nel carme dedicato ad un "Divo Nicolao" (non identificato) figurano correzioni autografe, trascritte in calce da Francesco Pellegrini.

pp. 83-88
Autore: Bencivenni, Domenico <m. 1583> (Cianfogni, Memorie, 270); Dominicus Bencivennius (p. 85, "florentinus").
Autore: Beroaldo, Filippo <iunior; 1472-1518> (DBI, 9, 384-388).
Destinatario: Della Rovere, Giovanni Francesco <sec. 16.>; Iohannis Franciscus Roboreus (p. 87).
Destinatario: Egregis, Vendrando <1506-1543> (Da Rif, 138).
Titolo elaborato: Carmi dedicatori di argomento religioso.
Primo testo inc. Iuba sonans Christi, ut recutite gloria gentis (p. 83, l. 3), expl. quaeque minerva tradit, carmina munus erit (p. 83, l. 44).
Ultimo testo inc. Non quod divitiis large opulentus es (p. 87, l. 8), expl. quos vis vivere, quod potes (p. 88, l. 12).
Osservazioni: tre carmi latini, di argomento religioso; il primo è sottoscritto "Bernardinus frater" (sul quale compare una nota a tergo di Francesco Pellegrini) ed è dedicato "reverendo magistro Archangelo concionatori belunensi"; il secondo è di Domenico Bencivenni ed è dedicato a Vendrando Egregis, il terzo è di Filippo Beroaldo ed è dedicato a Giovanni Francesco Della Rovere.
Bianca p. 89.

pp. 90-104
Destinatario (autografo): Coraulo, Pietro <m. 1550> (Miari, 58).
Destinatario: Foscolo, Andrea <1470-1531> (DBI, 49, 453-454).
Autore: Granzeus, Nicolaus <sec. 16.>; Nicolaus Granzeus (p. 101, "cogiensis poeta").
Autore: Sacello, Antonio <sec. 17.>; Antonius Sacellus (p. 103).
Titolo elaborato: Epigrammi funerari e religiosi.
Primo testo inc. Florentes choree nympharum, et clarus Apollo (p. 90, l. 3), expl. divino amplectens ingenio fruitur (p. 90, l. 8).
Ultimo testo inc. Cum te sancta diu Bellunum spina tuetur (p. 103, l. 3), expl. moribus et factis id mereare piis (p. 103, l. 8).
Osservazioni: alle pp. 90 e 91 due epigrammi anonimi composti per la morte di Pietro Coraulo; a p. 94 un epigramma anonimo; alle pp. 95-99 un carme anonimo composto per la morte di Andrea Foscolo "Foroiuliensium praesidem"; alle pp. 101 e 103 si riscontrano due carmi dedicati alla Sacra Spina "Antonii Granzei, cogiensis poeta" e "Antonii Sacelli bell." trascritti e commentati da Francesco Pellegrini; uno proveniente da un manoscritto di mons. Antonio Giuriati, l'altro da un manoscritto di Lucio Doglioni, poi in possesso dello stesso mons. Giuriati.
Bianche pp. 92-93, 100, 102, 104.

pp. 105-113
Autografo: Coraulo, Nicolò <m. 1554> (Miari, 58); N. Choraulus Valerianus (p. 105).
Titolo presente: Sumaripae et Ariadnae epitahalamium (p. 105).
Testo inc. Phoebe thespiadum parens seu virens Heliconii (p. 105, ll. 3-4), expl. colla subiuga suavia festinate vicissim (p. 113, ll. 9-10).
Osservazioni: le correzioni presenti nel testo fanno supporre che il manoscritto sia autografo.
Bianca p. 114.

pp. 115-174
Autore: Amalteo, Marco Antonio <1475-1558> (ABI I 37, 264-265; II 13, 359; III 11, 97; IV 13, 146).
Autore: Coraulo, Nicolò <m. 1554> (Miari, 58).
Autografo: Coraulo, Pietro <m. 1550> (Miari, 58).
Autore: Egregis, Costantino <senior; fl. 1550>; Costantino Egregis (pp. 115-116, 121).
Autore: Egregis, Vendrando <1506-1543> (Da Rif, 138).
Autore: Venceslao: di Porcia <m. 1540> (ABI I 805, 91).
Titolo elaborato: Carmi latini dedicatori e di argomento religioso.
Primo testo inc. In hoc anni circulo vita datur seculo (p. 115, ll. 3-4), expl. pax de eius victoria honor in saecla omnia. Amen (p. 116, ll. 14-16).
Ultimo testo inc. Christe puer, sobolas Dei chara, puer sancte, nascere (p. 174, l. 10), expl. suscipe benignus pia vota, et fave ex cunis ore micante (p. 174, l. 22).
Osservazioni: 44 carmi latini, in parte anonimi; alcuni (pp. 115-116, 121-122, 131, 135) sono trascritti da Francesco Pellegrini e da lui attribuiti a Costantino Egregis (pp. 115-116, 121); alle pp. 122 e 124 compaiono alcuni versi del conte "Vincislao de Purliliis seu de Porcia", pure destinatario di un carme nuziale composto da Nicolò Coraulo e presente alle pp. 124-144 (cfr. nota di Pellegrini a p. 144); alle pp. 125, 129 e 131 componimenti di Vendrando Egregis, che una nota di Pellegrini a p. 131 fa risalire al 1530; alle pp. 135-136 versi di Marco Antonio Amalteo (p. 136 "da un manoscritto posseduto da D. Antonio Davvià pievano di Pieve di Cadore"); a p. 145 verso di Pietro Coraulo.
Bianche pp. 117, 120, 123, 126, 132, 134, 137, 140, 146-147, 150, 152-153, 162, 164-165, 168-169, 171.

pp. 175-179
Autore: Dalle Fosse, Giovanni Pietro <1477-1558> (Pierio Valeriano, Giovanni Pietro Bolzanio; DBI, 32, 84-88).
Destinatario: Hadrianus <papa; 6.>.
Titolo presente: Ad Adrianum pont. max. designatum (p. 175).
Titolo identificato: Hadriano Pontefice Maximo designato, ed. Venezia 1550, 71-72.
Testo inc. [...] fluctuorret Cymba, quae magnos Deos (p. 175, l. 3), expl. Et dextra Carthaginem (p. 177, l. 12).
Testo inc. En petit lieu comprins Vous Pouez voie (p. 179, l. 1), expl. Quant le subiect surmont le disant (p. 179, l. 8).
Testo inc. In picol luogo compreso voj potetj veder (p. 179, l. 10), expl. Quando el Sabietto Supera la dicente (p. 179, l. 17).
Osservazioni: forse trascritto da Nicolò Coraulo; a p. 178 nota di Francesco Pellegrini "Questa ode è stampata a carta 71 delle poesie di Pierio Valeriano (1550): ma in questo mss. ha molte varianti, e notevoli"; rispetto al testo edito infatti risultano quasi coincidenti (a parte qualche clausola) i soli vv. 1-22; i 6 versi successivi non compaiono nell'edizione a stampa, mentre sono presenti, con qualche variante, i 4 versi successivi e risulta totalmente assente la parte finale del carme riportato nel manoscritto, costituita da 14 versi; segue una traduzione anonima di un carme francese.
Bianche pp. 180-182.

Bibliografia a stampa: Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia, 2, a cura di G. Mazzatinti, Forlì 1892, 129 nr. 19.
P.O. Kristeller, Iter Italicum, 2, London-Leiden 1967, 493-494.
P. Pellegrini, Pierio Valeriano e la tipografia del Cinquecento. Nascita, storia e bibliografia delle opere di un umanista, Udine 2002, 90 n. 141.

Fonti: Dizionario biografico degli italiani, Roma 1960-.
M.G. Vida, De ludo scacchorum lib. I, Romae, apud Ludouicum Vincentium, Roma 1527.
M.G. Vida, Marci Hieronymi Vidae Cremonensis De arte poetica lib. III Eiusdem De bombyce lib. II Eiusdem De ludo scacchorum lib. I Eiusdem Hymni Eiusdem Bucolica, Romae, apud Ludovicum Vicentinum, 1527.
P. Valeriano, Pierii Valeriani Hexametri, Odae et Epigrammata, Venetiis, apud Gabrielem Iolitum de Ferrariis et fratres, 1550.
P.N. Cianfogni, Memorie istoriche dell'Ambrosiana r. Basilica di S. Lorenzo di Firenze. Opera postuma del canonico Pier Nolasco Cianfogni umiliata dall'editore canonico Domenico Moreni alla santità del sommo pontefice Pio VII felicemente regnante, Firenze, D. Ciardetti, 1804.
F. Miari, Dizionario storico-artistico-letterario bellunese, Belluno 1843.
L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano 1947.
Enciclopedia Dantesca, Roma 1970-1978.
Archivio Biografico Italiano, München 1987-.
P. Conte-M. Perale, 90 profili di personaggi poco noti di una provincia da scoprire, Belluno 1999.
A. Da Rif, Capitolo e Canonici della chiesa Cattedrale di Belluno, Belluno 2003.

Riproduzioni: http://biblioteca.comune.belluno.it/biblioteca-digitale/.

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