1798-1820 (datazione desunta dagli estremi cronologici dell'autore) · cart. · fogli sciolti · cc. 65 · mm 305205 (c. 4), carte di dimensioni molto diverse tra loro, riportate le dimensioni massime.
Legatura: 1991-2000; carte conservate all'interno di cartellina in cartoncino rivestita con carta marmorizzata.
cc. 1r-65v
Altra relazione di D.I.: Cesarotti, Melchiorre <1730-1808> (DBI, 24, 220-229).
Altra relazione di D.I.: Horatius Flaccus, Quintus <65-8 a.C.>.
Altra relazione di D.I.: Lampridius, Aelius <sec. 4.>.
Autografo: Stacchi, Antonio Matteo <1778-1820> (Rumor, 3, 129-130).
Titolo aggiunto: Miscellanea ed abbozzi di versioni da Orazio, Lampridio e Cesarotti (camicia).
Primo testo inc. Beato l'uom che dai romor lontano / siccome un dì la gente antica e pura (c. 1r), expl. tutto agl'idi raccolse il suo danaro / e alle calende a darlo fuor s'ingegna (c. 2v).
Ultimo testo inc. Che verdi erbe qui ci offre il molle piano (c. 31v), expl. e i greggi al fiume a dissetar ci chiama (c. 31v).
Osservazioni: contiene abbozzi vari, versioni latine, componimenti in versi di vari autori in latino e in italiano.
Molte carte bianche.
Fonti: Dizionario biografico degli italiani, Roma 1960-.
S. Rumor, Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia 1905-1908.
V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.
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