MS. 478           

Descrizione del manoscritto

Belluno, Biblioteca civica, MS. 478

1751-1800 (dagli estremi biografici di Lucio Doglioni; sul verso dell'inserto 155a è presente la data, stampata, 1780) · cart., guardie cartacee · composito di 3 elementi · cc. 3 + 98 + 5 (alle pp. 154, 155, 156, 159, 167 si trovano frammenti inserti che portano integrazioni al testo, di mano dello stesso autore; guardie non numerate; paginazione originale 1-188, a matita 1a-e, 132a, 155a-b, 156a, 159a, 167a) · mm 289199 (p. 133), mm 304213 (p. 3).

Stato di conservazione: molto buono.

Decorazione: 1751-1800; alle pp. 2, 5, 10, 11, 22, 26, 28, 114 riproduzioni (riconducibili alla mano di Lucio Doglioni) dei caratteri estrinseci dei documenti inerenti alla loro publica fides, ovvero i monogrammi degli imperatori Berengario, Carlo Magno, Ottone I, Federico I (sui documenti delle cancellerie imperiali), le rotae e i benevalete dei papi Lucio III, Urbano III, Adriano IV (sui documenti provenienti dalle cancellerie pontificie) i signa tabellionis notarili.

Legatura: 1897 (la data della legatura è apposta sul recto della terza guardia anteriore e coincide con la data della costituzione del composito, presente anche a p. 1e nella forma latina "MDCCCIIIC"); assi in cartone; coperta in pelle; in oro; sul dorso "Lucio Doglioni mss." impresso in oro su fondo scuro.

Storia: sul dorso cartellino con segnatura "Museo Civico di Belluno n. 478"; sul contropiatto anteriore segnatura tracciata a penna "478 / VI B"; sul recto della seconda guardia anteriore titolo "Codice miscellaneo" tracciato da mano ottocentesca; sul recto della terza guardia anteriore titolo "Documenti antichi / cioè diplomi imperiali, bolle pontificie / note e memorie storiche, lettere / e brevi notizie di alcuni vescovi / trascritte e raccolte da / Lucio Doglioni, colla vita del vescovo Lollino / composta da lui medesimo" e cartellino con segnatura "Museo Civico racc. Pellegrini"; a p. 1e nota di Lucio Doglioni "Turpe est ignorari ea quae ad nos spectant, aiebat Seneca, turpius quae ad patriam et ad lares patrios pertinent"; e titolo di Francesco Pellegrini "Documenta varia Ecclesiae bellunensis / collecta et transcripta ex originalibus / aut apographis autenticis a domino / Lucio Doleono I.V.D. viro clarissimo / et postea canonico, decano et demum / vicario capitulari / manu propria; / adiectis elucubrationibus eiusdem auctoris / de quibusdam antiquioribus episcopis. / Merito sacerdotis Iosephi Pedante servata / a canonico Innocente Belfi tabulario capituli illata / deinde /ex permutatione cum aliis codicibus ecclesiasticis quamplurimis / Musaeo bellun(ense) acquisita./ Quibus doctissimi Aloysi Lollini ep(iscopi) nostri vitam / ab eodem L(ucio) Doleono italice copiose exaratam / Franciscus Pellegrini nuper addidit / MDCCCIIIC"; a p. 133 segnatura tracciata a penna "478 V" e cartellino incollato "Museo Civico di Belluno".

Belfi, Innocente <1836-1896> (Da Rif, 104).
Doglioni, Lucio <1730-1803> (DBI, 40, 370-372).
Pedante, Giuseppe <sec. 18.> (sacerdote; a p. 1e "sacerdotis Iosephi Pedante").
Pellegrini, Francesco <1826-1903> (Conte-Perale, 181-183).

Belluno.

pp. 1-132
Altra relazione di D.I.: Belluno <Diocesi>.
Commentatore (autografo): Pellegrini, Francesco <1826-1903> (Conte-Perale, 181-183).
Titolo elaborato: Fonti sulla storia della chiesa bellunese dal secolo VI al secolo XVII trascritte da Lucio Doglioni, con note successive di Francesco Pellegrini.
Primo testo inc. In nomine Dei eterni. Berengarius gratia Dei imperator augustus. Si venerabilibus locis et sanctis Dei ecclesiis religioso afectu (sic!) ea conferimus (p. 1), expl. quod ut verius credatur et diligencius semper in posterum ab omnibus observatur manu propria roborantes de anulo nostro subter insigniri precepimus (p. 2); seguono il monogramma di Berengario, le formule di datatio e corroboratio.
Ultimo testo inc. Anno Domini millesimo ducentesimo vigesimo tercio, indicione XI, die XII exeunte marcio in civitate Belluni in Curia maiori (p. 126), expl. Dominus Philippus bellunensis et feltrensis episcopus nomine bellunensis episcopatus laudavit et confirmavit hanc datam et venditionem factam dicte ecclesie. Actum est hoc (p. 126); segue la sottoscrizione notarile.
Osservazioni: nel manoscritto sono raccolte 97 trascrizioni di documenti e fonti letterarie conservati nella cancelleria vescovile (come da nota a p. 61 nota dello stesso Doglioni "tutto ciò si è preso da autentici documenti dell'archivio episcopale di Belluno, sottoscritti di proprio pugno dal vescovo Giovanni Battista Valiero"), il più antico dei quali risale all'imperatore Lotario e all'anno 853 (pp. 107-108), il più recente è del 1625 e riguarda il canonico Panfilo Persico (p. 64). Accanto alle trascrizioni dei documenti, non disposte in ordine cronologico, compaiono brevi note di commento dello stesso Doglioni, riguardanti la bibliografia relativa ai testi. Tra gli scritti riportati, note sui patriarchi aquileiensi, con cenni agli atti dei sinodi di Grado e Aquileia (sec. VI d.C.) contenenti i primi sporadici riferimenti alla diocesi di Belluno, i privilegi imperiali, le bolle pontificie, note biografiche sui vescovi bellunesi a partire dal vescovo Felice (pp. 75-101). Le trascrizioni coprono le pp. 1-126, mentre le pp. 1a-b, 127-132 contengono brevi note bibliografiche e cronologiche dello stesso Doglioni. Alle pp. 1a-d indice di Francesco Pellegrini, con note dello studioso alle pp. 98, 108, 109; le pp. 122-124 sono costituite da una trascrizione, operata da Francesco Pellegrini (e quindi evidentemente successiva ed inserita nel manoscritto al momento della legatura ottocentesca), dell'atto di fondazione dell'abbazia di Sesto (in Friuli), avvenuta nel 762. I documenti furono poi trascritti e raccolti dallo stesso Pellegrini, che classifica il manoscritto come "Doglioni ms. tratto dall'Archivio del Capitolo" (cfr. MS. 493, 17r). Cenni alla donazione di Berengario (ma senza un'espilicita citazione del manoscritto) in Pellegrini 1870, 9-10.

pp. 133-188
Autografo: Doglioni, Lucio <1730-1803> (DBI, 40, 370-372).
Titolo presente: Notizie di Luigi Lollino vescovo di Belluno (p. 132a).
Testo inc. Quantunque monsignor Luigi Lollino, di cui mi accingo a scrivere le memorie, sortito abbia il nascimento nell'isola di Candia (p. 135), expl. dopo la morte eziandio ha lasciata coll'opre di sua liberalità e colle dottissime sue produzioni eterna nei posteri la memoria di se'medesimo (p. 186); seguono alle pp. 187-188 brevi note costituite da citazioni di Giorgio Piloni e Giovanni Battista Barpo, recanti notizie e valutazioni sul vescovo Lollino.
Osservazioni: in Alpago Novello 1933, 15 si afferma che il manoscritto è inedito e che "da queste notizie trasse il prof. P. Perrocco quella ristrettissima vita del Lollino che uscì nei nn. 5 e 6 dell'Antologia Veneta del 1900; ma il suo compendio non fa che seguire pedissequamente, fino nella citazioni, il Doglioni...".

Bibliografia a stampa: L. Alpago Novello, La vita e le opere di Luigi Lollino vescovo di Belluno (1596-1625), in "Archivio Veneto", ser. V, 14 (1933), 15-116; ser. V, 15 (1934), 199-304, qui 15.

Fonti: Dizionario biografico degli italiani, Roma 1960-.
F. Pellegrini, Ricerche sulla condizione politica di Belluno e della provincia fino al secolo X e specialmente del vescovo Giovanni II di Belluno (963-968), Belluno 1870.
P. Conte-M. Perale, 90 profili di personaggi poco noti di una provincia da scoprire, Belluno 1999.
A. Da Rif, Capitolo e Canonici della chiesa Cattedrale di Belluno, Belluno 2003.

Riproduzioni: http://biblioteca.comune.belluno.it/biblioteca-digitale/.

31138.


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