Ang. gr. 109           

Descrizione del manoscritto

Roma, Biblioteca Angelica, Ang. gr. 109

1548-1553 · cart., guardie cartacee · cc. 2 + 67 + 5 (A n.n., I, 67, II-VI n.n.; cartulazione a penna, di mano di Filippo Vitali, nell'angolo superiore esterno del recto di ciascuna carta) · mm 340245 (c. 42).

Filigrana: cc. 1-26, 31-32: scala, simile a Briquet 5929 (Lucca, 1547-1550) ma coincidente con Échelle 21 (Canart, Provataris); cc. 27-30, 33-67, II fiore simile a Briquet 6683 (Roma, 1545-1550), ma coincidente con Fleur 32 (Canart, Provataris).
Fascicolazione: 1/8 (cc. 1-8); 2/8 (cc. 9-16); 3/8 (cc. 17-24); 4/8 (cc. 25-32); 5/8 (cc. 33-40); 6/8 (cc. 41-48) || 7/8 (cc. 49-56); 8/8 (cc. 57-64); 9/6 (cc. 65-67, II-IV).
Segnatura dei fascicoli: nel margine inferiore esterno del recto della prima carta del fascicolo: alle cc. 1r (α); 9r (β); 17r (γ); 25r (δ); 33r (ε); 41r (ϛ); 49r (ζ); 57r (η); 65r (θ); al centro del margine superiore del recto della prima carta di ciascun fascicolo è collocata un crocetta.
Rigatura: a secco; tipo 1-1 / 0 / 0 / J Muzerelle (00 D1 Leroy Sautel).
Specchio rigato: mm 220x130; 33<130>74; 44<220>72 (Muzerelle 155-158); interlinea mm 8.
Righe: 30 righe per pagina; rapporto linee/righe 1:1.
Disposizione del testo: a piena pagina.
Richiami: nel margine inferiore interno del verso dell'ultima carta del fascicolo: alle cc. 8v, 16v, 24v, 32v, 40v, 48v, 56v, 64v.
Scrittura e mani: un unico copista Ioannes Mauromates. Il codice è da scrivere al periodo romano dell'attività del copista. In questo stesso periodo Mauromates copia altri due codici di Erone Lond. Brit. Libr. Harley 5605 e Par. Suppl. gr. 11. [Tav v. 1, 2 ]

Decorazione: 1548-1553; iniziali: semplici, di colore rosso.

Legatura: 1701-1800; assi in cartone; coperta in pelle; nel dorso.

Storia: il codice faceva parte della biblioteca di Guido Ascanio Sforza (1518-1566). Tale raccolta si conosce attraverso due importanti cataloghi, il primo attribuito a Francesco Torres (Vat. lat. 3958) e stilato prima del 1581, il secondo di Leone Allacci (Vat. Ott. lat. 2355). In quest'ultimo il manoscritto compare segnato con il numero 108 CXIII. Appartenne poi a Domenico Passionei come dimostrano il timbro a c. 1r e la nota nel manoscritto di Parma, Biblioteca Palatina, Parm. 878, Inventario della biblioteca Passionei, p. 444 "Heron Alexandrinus De spiritibus graece fol.". Alla c. 1r è vergato da Filippo Vitali, bibliotecario di Domenico Passionei, il titolo "Heron Alexandrinus de Spiritibus".

Iōannēs: Mauromatēs <sec. 16.> (Vogel-Gardthausen, 1909, 177-178; Gamillscheg-Harlfinger, 1981, 98 n. 171).
Passionei, Domenico <1682-1761> (ABI I 751, 125-130; II 448, 176-180; II S 62, 417; III 322, 301-302; AP, Passionei, Domenico).
Sforza, Guido Ascanio <1518-1564> (ABI I 910, 136-189; Hierarchia catholica, 3, 25).
Vitali, Filippo <1699-1771> (ieromonaco di Grottaferrata, bibliotecario di Domenico Passionei; Rocchi, 1884, 150-151).

Roma.

Angelica S.1.17 (Biblioteca Angelica <Roma>), Sforziana Allacci 108 CXIII (Biblioteca Sforziana <Roma>).

cc. 1r-48v
Autore: Heron: Alexandrinus <2. sec. a. C. - 2. sec.?>.
Titolo identificato: Pneumatica, DOC, 2, 931.
Testo inc. Τῆς πνευματικῆς πραγματείας σπουδῆς (c. 1r), expl. ἀκοντίζειν τὸ ἔλαιον (c. 48v).
Osservazioni: Proem., I 1-5, 24-29, 31, 30, 32-43; II 1, 2, 4-21, 24-33; I 7-23; II 3, 34-37, 22, 23 cc. 1r – 9v, r. 5: Proem., I 1-5; cc. 9v, r. 6 – 12v, r. 10: I 24-29; alla fine di 12r sta scritto λείπει; cc. 12v, r. 11 – 13r, r. 6: I 31; cc. 13r, r. 7 – 13v, r. 4: I 30; cc. 13v, r. 5 – 21r: I 32-43 alla fine di c. 21r sta scritto τέλος τοῦ πρώτου βιβλίου; cc. 21v – 22r, r. 19: II 1-2 cc. 22r, r. 20 – 29r, r. 5: II 4-21 cc. 29r, r. 6 – 34r, r. 7: II 24-33 cc. 34r, r. 8 – 43r: I 7-23 c. 43v: II 3 cc. 44r – 47v: II 34-37 cc. 47r- 48v: II 22-23 alla fine di c. 48v sta scritto τοῦ Ἥρωνος Ἀλεξανδρέως βιβλίου β περὶ Πνευματικῶν. Contiene la cosiddetta ‘gekürtze Pneumatik’ (Proem., I 1-5, 24-29, 31, 30, 32-43; II 1, 2, 4-21, 24-33), cui è aggiunta una serie di capitoli (I 7-23; II 3, 34-37, 22, 23), fino a raggiungere il completamento quasi totale dell’opera (manca I 6).

cc. 49r-67r
Autore: Heron: Alexandrinus <2. sec. a. C. - 2. sec.?>.
Titolo identificato: De automatis, DOC, 2, 929.

Bibliografia non a stampa: Parma, Biblioteca Palatina, ms. Parm. 875-878, Inventario della Biblioteca Passionei, 878, p. 444.

Fonti: A. Rocchi, La Badia di S. Maria di Grottaferrata, Roma 1884.
M. Vogel – V. Gardthausen, Die griechischen Schreiber des Mittelalters und der Renaissance, Leipzig 1909.
Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, Monasterii [poi Padova] 1935-.
L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano 1947.
P. Canart, Les manuscrits copiés par Emmanuel Provataris (1546-1570). Essai d'étude codicologique, in: Mélanges Eugène Tisserant, IV, Città del Vaticano 1964, 173-287.
E. Gamillscheg-D. Harlfinger, Repertorium der griechischen Kopisten, 800-1600, Handschriften aus Bibliotheken Grossbritanniens, 1, Wien 1981.
Archivio Biografico Italiano, München 1987-.
V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.
D. Muzerelle, Pour décrire les schémas de réglure. Une méthode de notation symbolique applicable aux manuscrits latins et autres, in "Quinio", 1 (1999), 123-170.
Passionei, Domenico in: Archivio possessori, Biblioteca nazionale Marciana (3 marzo 2021).

35942.


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Immagini: Scrittura e mani [Tavv. 1, 2]

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