MS. 648           

Descrizione del manoscritto

Belluno, Biblioteca civica, MS. 648

1643-1701 (c. 6r, a c. 6r 1701-03-09; a c. 12r "MDCXLIII"; a c. 16v "anno...millesimo quadragesimo sexto") · membr. · composito di 3 elementi · cc. 17 (cartulazione a matita 1-17) · mm 223172 (c. 1).

Sigilli e timbri: a c. 6r sigillo in ceralacca con arma (Gradenigo?) solo in parte conservato; non sono invece attestati i due sigilli pendenti cui si fa riferimento nelle formule di corroboratio alle cc. 11v e16v "episcopi nostri sigilli iussimus appensione muniri"; tale mancanza potrebbe forse anche spiegare i danni alla fascicolazione riscontrati.
Stato di conservazione: il cuoio di rivestimento della legatura si presenta usurato nell'angolo inferiore destro e mancate nella parte superiore del dorso; la coperta è staccata dal supporto e la fascicolazione è del tutto assente.

Decorazione: 1643-1701 (le partizioni del testo con decorazione più ricca ed elaborata risalgono agli anni 1643 e 1646); iniziali: semplici, filigranate, a penna e/o a pennello, a c. 2r, dopo le formule di intitulatio e di inscriptio, capolettera tracciato a caratteri capitali in un riquadro dorato; alle cc. 8r e 13v, dopo le formule di invocazione, capolettera dorato inserito in una cornice con motivi vegetali a foglie d'edera e racemi, tracciata con inchiostro a tampera verde e blu; all'interno del testo l'iniziale della parola Deus (alle cc. 10r, 11v) è tracciata con asta raddoppiata e motivi a foglie; pagine: 2 ornate (c. 8r; 13r), a penna e/o a pennello, a c. 8r l'intero specchio di scrittura è costituito da motivi vegetali e floreali, dipinti a tempera con colori vivaci (in oro, blu, rosso, verde, viola, in diverse gradazioni) di gusto orientaleggiante, mentre una piccola parte di testo (l'invocazione e parte delle formule di saluto e di intitulatio) è inserita nella parte centrale, all'interno di una mandorla evidenziata da una cornice a volute rossa e blu e sormontata nella parte superiore centrale da un medaglione in cui è raffigurata una Madonna con bambino; lo stesso schema compositivo si riscontra a c. 13r, anche se si rilevano alcune differenze nell'uso dei colori e nel tratteggio dei motivi floreali; sul medaglione nella parte superiore della pagina è rappresentata S. Caterina d'Alessandria, con la corona e la ruota e la palma del martirio (cfr. Giorgi 2002, 77-80); alle cc. 1r-6r il testo è inserito in una cornice, dorata alle cc. 1r-2r, tracciata a inchiostro nelle restanti carte; sono in caratteri dorati anche le formule di intitulatio; alle cc. 8r-12r il testo è inserito un una cornice tracciata da 5 tratti concentrici rossi e blu, con alcune partizioni del testo e alcune iniziali tracciate con inchiostro dorato e a caratteri capitali; alle cc. 13r-17r il testo è inserito in una cornice doppia con inchiostro blu al cui interno sono tracciati motivi floreali con inchiostro blu rosso e dorato; anche qui si nota l'uso dell'inchiostro dorato per alcune partizioni del testo e alcune iniziali tracciate a caratteri capitali; stampa su pergamena a piena pagina raffigurante S. Martino, in parte colorata ad acquerello; la scena descritta è quella dell'incontro tra S. Martino e il povero (cfr. Giorgi, 2002, 262-265), con i protagonisti in abbigliamento seicentesco mentre sullo sfondo è presente un paesaggio rurale stilizzato; la scena è inserita in una cornice caratterizzata da motivi floreali e putti sugli angoli, anch'essa acquarellata; presenza di oro, azzurro; la decorazione delle cc. 1r-7v presenta caratteristiche nettamente diverse da quelle delle carte 6r-17v che, pur non essendo identiche, si possono essere considerare provenienti dalla stessa mano, sia per quanto riguarda la decorazione sia per quanto riguarda la scrittura.

Legatura: 1601-1650 (legatura filigranata, in parte caratterizzata da ferri aldini; la particolare legatura è stata esaminata da Macchi, nel parere allegato al manoscritto: "La legatura a cassoni su sfondo in tessuto policromo compare... in esemplari veneziani, dogali in particolare... nel primo quarto del Seicento. Legatura di origine islamica..."); assi in cartone; il cuoio dei piatti è traforato (a filigrana o a giorno) e sovrapposto ad una coperta in seta nei colori bruni e dorati, negli angoli con motivi a riquadri in azzurro; cornice impressa in oro con motivi vegetali a volute; nello specchio centrale l'intera superficie in cuoio è decorata con ferri a motivi vegetali e arabeschi, garofani e pennacchi, a perle degradanti nella parte centrale; lungo i margini di entrambi i piatti sono visibili alcuni frammenti delle bindelle seriche di chiusura.

Storia: sul piatto ant. cartellino incollato con segnatura "Museo Civico di Belluno n. 648"; sul contropiatto ant. segnatura e nota a matita "648 / 7.C. fascicoli tre", tracciati da mano novecentesca; a c. 1r cartellino incollato con segnatura"Museo Civico di Belluno n. 648/-7.C." e conti tracciati a matita; a c. 7v segnatura a matita "648 / 7 d."; a c. 8r segnatura a matita "648 / 7. C"; a c. 13 r segnatura a matita "648/7.C.".

Padova.
Roma.

Osservazioni: cc. 1r-7v: 1701; cc. 8r-12r: 1643; cc. 13r-17r: 1646.

cc. 1r-7r
Altra relazione di D.I.: Clemens <papa; 11.> (al secolo Giovanni Francesco Albani <1649-1721>; DBI, 26, 302-320).
Altra relazione di D.I. (autografo): Gradenigo, Marco <1663-1734> (nome reale Bortolo II; DBI, 58, 341-343).
Destinatario: Moro, Giovanni <sec. 17.-18.> (Miari, 3).
Titolo elaborato: Investitura del titolo di notaio e protonotario Apostolica Auctoritate.
Testo inc. Singularis ille quem geris erga Romanam Ecclesiam Sedemque Apostolicam devotionis affectus promeretur (c. 2r), expl. sigillo nostro, quo in talibus utimur muniri iussimus et per infrascritpum secretarium nostrum subscribi mandavimus (c. 6r); incipit preceduto dalle formule di intitulatio e seguito dalle formule di datatio cronica e topica.
Osservazioni: il testo di investitura è costituito "in litteris apostolicis in forma Brevis" ed è emanato da Marco Gradenigo "Episcopus Tilopolitanus, Patriarcha electus Aquilegiensis" per autorità concessa dal papa Clemente XI ("uti...notarios prothonotarios nuncupatos creare possimus facultatem et potestatem concessit"); oltre alle formule dello iuris actus "nos...te...notarium prothonotarium nuncupatum Apostolica auctoritate nobis...recipimus, admittimus et creamus...", si rilevano le clausole con cui sono descritti i privilegi e i compiti attinenti il ruolo assegnato; nel testo è presente la sottoscrizione autografa del vescovo Gradenigo corroborata dal sigillo in ceralacca, con la sottoscrizione del segretario Andreas Tambusius doctor Sacrae Theologiae segretarius; a c. 6v si rileva la formula "Exibitum fuit exemplum authenticum retrospectarum literarum in secretaria brevium hac die 13 aprilis 1702" con sottoscrizione "Folinerius".
Bianca c. 7v.

cc. 8r-12r
Altra relazione di D.I.: Corner, Giorgio <1613-1663> (DBI, 29, 218-219).
Destinatario: Doglioni, Andrea <fl. 1643>.
Altra relazione di D.I. (autografo): Martinengo, Marcantonio <m. 1673> (Gams, 772).
Titolo elaborato: Privilegio.
Testo inc. Universis et singulis praesens hoc publicus doctoratus privilegium visuris, lecturis et audituris (c. 8r), expl. privilegii litteras manu nostra subscriptas et per cancellarium episcopalem subscribi ac praefati illustrissimi et reverendissimi Episcopi sigilli iussimus appensione muniri; Incipit preceduto dall'invocazione; explicit seguito dalla datatio topica e cronica e dall'indicazione dei testimoni.
Osservazioni: il testo è definito nell'incipit "Doctoratus privilegium" ed è emanato dal vescovo di Torcello e dal Vescovo di Padova, per privilegio rilasciato dall'autorità pontificia ("vigore privilegiorum apostolicorum... Urbani IV, Clementis VI et Eugenii IV Summorum Pontificorum"), con il concorso del Collegio dei Giuristi dell'Università di Padova "sub regimine illustrissimi domini Christiani Bruni Samodani almae Universitatis Iuristarum... collegium"; il destinatario è "Iohannes Andreas Dolionum quondam Daniellis" investito del titolo di "Iuris utriusque doctorem"; nel testo sono accuratamente descritte le procedure dell'esame, i privilegi e i compiti derivati dal titolo assegnato; sono inoltre nominate tutte le personalità componenti la commissione esaminatrice: Carbonchius de Carbonchiis perusinus, Alexander Syncliticus cyprius, Laelius Mancinus, Marcus Marchianus vincentinus, Scipionis Gonemus cyprius, Antonius Paoluccius. Il nome del destinatario non sembra poter corrispondere al profilo biografico riscontrato in Miari, 64, riferito ad un Andrea Doglioni ingegnere nel 1554. Il testo è corroborato dalla sottoscrizione autografa del Martinenego.
Bianca c. 12v.

cc. 13r-17r
Altra relazione di D.I.: Corner, Giorgio <1613-1663> (DBI, 29, 218-219).
Destinatario: Doglioni, Ippolito <m. 1683> (Miari, 1843, 67).
Titolo elaborato: Privilegio.
Osservazioni: il testo è definito nell'incipit "Doctoratus privilegium" e risulta emanato dal Vescovo di Padova Corner, con il concorso del vicario generale "Iacobus Meliorinus patavinus, Sacrae Theologiae doctor et magister ecclesiae parochialis S. Maximi..." per privilegio rilasciato dall'autorità pontificia ("vigore privilegiorum apostolicorum... Urbani IV, Clementis VI et Eugenii IV Summorum Pontificorum"), con il concorso del Collegio dei Giuristi dell'Università di Padova "sub regimine illustrissimi domini Germanici Angarani patritii vincentini... almae Universitatis Iuristarum... collegium"; il destinatario è "Hippolitum Dolionum... quondam... Daniellis" investito del titolo di "iuris utriusque doctorem fecimus solemniter et publice creavimus"; nel testo sono accuratamente descritte le procedure dell'esame, i privilegi e i compiti derivati dal titolo assegnato; sono inoltre nominate tutte le personalità componenti la commissione esaminatrice, nell'ordine, a c. 16r: Antonius Paoluccius, Laelius Mancinus, Marcus Marchianus vincentinus, Carbonchius de Carbonchiis perusinus, Zacco de Zacchis. Il testo è corroborato dalla sottoscrizione autografa del vicario generale Meliorinus.
Bianca c. 17v.

Fonti: Dizionario biografico degli italiani, Roma 1960-.
F. Miari, Dizionario storico-artistico-letterario bellunese, Belluno 1843.
P.B. Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, quotquot innotuerunt a Beato Petro Apostolo, Ratisbonae 1873-1886.

31301.


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