ms. 2.130-134           

Descrizione del manoscritto

Belluno, Fondazione Giovanni Angelini, ms. 2.130-134

1853-1930 (la datazione non tiene conto del ms. 2.134, chiaramente successivo, trascrizione ad opera di Angelini del ms. 2.133) · cart. · fogli in cartella cartacea (i mss. 2.130-132 sono contenuti in una cartella plastificata trasparente; il ms. 2.133 ha i fascicoli legati ma è privo di coperta; il ms. 2.134 è costituito da fogli fissati con graffetta metallica) · cc. 72 (costituito da una carta il ms. 2.130; costituiti da due carte i mss. 2.131-132; il ms. 2.133 presenta una paginazione a matita di mano di Angelini 1-38, a matita 39-68; il ms. 2.134 è stato cartulato a matita 1-34 ma contiene numerazioni di carte di mano di Angelini, che però presentano discontinuità e ripetizioni: una paginazione a penna 1-5, seguita dalla cartulazione a penna 5-16, da un salto delle pp. 17-18, 19-30, seguita infine da una nuova cartulazione a matita di Angelini 1-6, con numero doppio 29) · mm 204151 (ms. 2.130), mm 333222 (ms. 2.133, p.1), estremi delle dimensioni.

Sigilli e timbri: il ms. 2.132 presenta un sigillo di chiusura in ceralacca parzialmente conservato.
Stato di conservazione: buono; il ms. 2. 131 presenta a c. 2 un taglio orizzontale che ha privato la carta della metà inferiore.

Storia: su tutti i manoscritti si rilevano integrazioni e note a matita di Giovanni Angelini; affrancature e timbri postali sul ms. 2.132, c. 2v, dove compare anche la datatio topica "Verona"; il ms. 2.133 (che per consistenza e per contenuti pare il documento più rilevante) risulta invece scritto a Venezia; nel testo del ms. 2.133 compare il nome della figlia cui Besarel dettò la propria autobiografia "approfitto a dettare alla mia figliola Giovanna", che risulta dunque il redattore del documento e anche mittente (per analogie di scrittura) del carteggio contenuto nel ms. 2.130.

Angelini, Giovanni <1905-1990> (ABI IV 17, 331-332).
Angelini, Giovanni <1905-1990> (ABI IV 17, 331-332).

Venezia.

Osservazioni: il ms. 2. 130 porta la nota di Angelini "prob. 1927-28"; il ms. 2.131 contiene riferimenti alle opere del 1853-54 e visto il carattere di minuta, si ritiene sia contemporaneo alle date riportate o comunque di poco successivo; il ms. 2. 132 porta la data "22 agosto 1857"; il ms. 2.133 porta la data "12 marzo 1885"; il ms. 2.134, in piccola parte dattiloscritto, è costituito dalla trascrizione di Angelini del ms. 2.133 e sembra di molto anteriore agli anni in cui lo studioso pubblicò il primo articolo su Valentino Besarel; allegato frammento a stampa del periodico "L'Amico del Popolo", 52 (1985), 3 contenente un articolo di F. Vizzutti sulla raccolta dei disegni di A. Tessari presso la Biblioteca Civica di Belluno con note a penna di Angelini.

Camicia: coperta ant., Valentino Panciera Besarel - Memorie autobiografiche (di mano di Giovanni Angelini).

ms. 2.132, c. 1r
Lettera, originale, con firma autografa, busta, annotazioni manoscritte (bianche cc. 1v-2r; c. 2v costituisce la busta e porta perciò l'indicazione del destinatario).
Altra relazione di D.I.: Brandolini d'Adda, Gerolamo <1870-1935> (conte di Valmarino; ABI II 83, 308-310).
Destinatario: Panciera Besarel, Valentino <1829-1902> (Conte-Perale, 172-174).
Mittente (autografo): Portalupi, Carlo <fl. 1857>; Carlo Portalupi (c. 1r).
Verona, 1857-08-22 (c. 1r).
Modello di una Maria Concetta.
Osservazioni: nel testo compaiono note di rammarico sullo stato di conservazione del modello in creta, rovinato durante la spedizione; il mittente, per conto del conte Brandolini, nominato nel carteggio, commissionò al Besarel la statua, forse da identificare con quella conservata nella chiesa di Solighetto (Treviso) in legno di cirmolo verniciato di bianco (cfr. Angelini-Cason, 2002, 66); a c. 1r nota di Angelini "D. Carlo Portalupi (vedi l'elenco di Francesco Coraulo, 1857, 22 agosto, foglio II)"; nell'elenco del Coraulo, riprodotto da Angelini-Cason, 1990, 3-11 è presente il riferimento all'opera "Madonna Concetta in atto quasi d'estasi, col serpente sotto, per la chiesa di Solighetto, per ordine del co. [Geronimo] Brandolini".

ms. 2.130, 1rv
Lettera, minuta.
Destinatario: Biasuz, Giuseppe <m. 1991> (ABI, IV, 61; Zanenga, 1991, 3-5).
Mittente (autografo): Panciera Besarel, Giovanna <n. 1862> (figlia di Valentino Panciera Besarel; Angelini-Cason, 2002, 80).
Senza luogo, 1927-28 (c. 1r, di mano di Giovanni Angelini).
cenni a fonti biografiche possedute riguardanti la famiglia, la vita e le opere di Valentino Panciera Besarel.
Osservazioni: la datazione del documento proposta da Angelini trova riscontro nel fatto che nel 1928 Biasuz pubblicò uno studio sul Besarel; il manoscritto è redatto dalla stessa mano del ms. 2. 133, che Angelini identifica con "una della figliole", dato confermato dai riferimenti "mio padre", contenuti nel carteggio; poichè nel ms. 2.133 è nominata esplicitamente la "mia figliola Giovanna" è possibile identificare con sicurezza il mittente.

ms. 2.131, cc. 1r-2v
Autografo: Panciera Besarel, Valentino <1829-1902> (Conte-Perale, 172-174).
Titolo aggiunto: Probabili primissime note, di mano di Giovanni Angelini; memorie autografe sui lavori degli anni 1853-54.
Osservazioni: il testo, che ha evidente carattere di minuta, l'autore fa cenno sia ai corsi presso l'Accademia delle Belle Arti di Venezia frequentata dal 1853 al 1855, sia a diverse opere realizzate tra il 1853 e il 1854, con particolare attenzione ai tempi di realizzazione, ai materiali e ai costi; nello scritto si rilevano riferimenti a statue di angeli (che possono essere identificati con quelli della chiesa Arcidiaconale di Agordo, oppure con quelli dell'altare di S. Lorenzo nella Cattedrale di Belluno) alle statue dei profeti (per la chiesa Arcidiaconale di Agordo), ai modelli dei quattro Evangelisti, in particolare l'evangelista Giovanni, realizzati per la Cattedrale di Belluno; compaiono poi ulteriori note relative ad altre suppellettili, tra cui un Cristo, un "putino della spina", un "mascheron", una cornice (probabilmente tra i lavori identificati e riprodotti in Angelini-Cason, 2002, 63-76). I "mori" nominati nel manoscritto indicano probabilmente il primo laboratorio aperto a Belluno dalla famiglia Besarel, presso l'osteria "Ai due mori", per fare fronte agli impegnativi lavori commissionati (appunto le statue degli Evangelisti, di grandi dimensioni, realizzate per la chiesa Cattedrale di Belluno). Sull'argomento, cfr. Angelini-Cason, 2002, 58-61.

ms. 2.133-134
Altra relazione di D.I. (autografo): Angelini, Giovanni <1905-1990> (ABI IV 17, 331-332).
Altra relazione di D.I. (autografo): Panciera Besarel, Giovanna <n. 1862> (figlia di Valentino Panciera Besarel; Angelini-Cason, 2002, 80).
Autore: Panciera Besarel, Valentino <1829-1902> (Conte-Perale, 172-174).
Titolo presente: Alcune memorie dettate da Valentin cav. Besarel. Venezia 12 marzo 1885 (ms.2.133, p. 1), altro titolo ms. 2.134, c. 1r "Alcune memorie dettate da Valentino cav. Besarel. Venezia 12 marzo 1885. Trascrizione".
Titolo identificato: Alcune memorie dettate da Valentino Cav. Besarel. Venezia il 4 marzo 1885, cfr. Angelini-Cason, 2002, Appendice 2, 221-243.
Osservazioni: nell'autobiografia, dettata da Valentino Panciera Besarel alla figlia Giovanna nel 1885, compare la descrizione, accuratissima e partecipata, della famiglia, la prima infanzia, la vita in paese; successivamente, i primi lavori con il nonno e il padre, la formazione a Belluno, dove Besarel fu a lezione con il "maestro Ricci", i rapporti con i pittori Antonio Tessari, Pietro Villalta e con lo zio don Michelangelo Fontanella; l'inizio dell'attività e la conquista di una prima tranquillità economica familiare, i moti del 1848 con le rappresaglie austriache, i primi lavori, nella bottega del padre, negli anni 1850-52 per la chiesa Arcidiaconale di Agordo, sotto la guida di Giuseppe Segusini (ovvero le statue dei profeti, su disegno di Giovanni De Min, e altri arredi sacri) il primo viaggio a Venezia, seguito subito dopo dai primi studi nella città, con i professori Ferrari e Grigoletti, studi ai quali Besarel era stato spinto da Segusini e De Min, che avevano visto il giovane all'opera; il premio ottenuto nel secondo anno (1854, data di Angelini), il ritorno a Zoldo; la commissione delle statue dei SS. Pietro e Paolo per la chiesa di Tiser (di Gosaldo, Belluno); l'anno successivo a Venezia con il prof. Zanotti; l'ultimo anno all'Accademia con l'esecuzione delle statue dei quattro Evangelisti per il Duomo di Belluno (1855, data di Angelini); successivamente, il periodo di forti ristrettezze economiche, l'inizio dell'attività con i fratelli Antonio e Francesco, il rapporto conflittuale con il padre, il viaggio a Firenze, i rapporti, nel 1860, con i patrioti lì rifugiati (Alvisi, Gregori, Monti), la partecipazione all'Esposizione di Firenze e i difficili rapporti con l'Autorità Austriaca, che perquisì i suoi studi. Il ms. 2.133 è introdotto dalla nota a matita di Angelini "III. le memorie dettate da V.P.B. (nel marzo 1885 a una figliola) durante il periodo immediatamente successivo all'amputazione di 4 dita (tutte tranne il pollice) della mano destra. 4 marzo 1885 sono rievocazione dei primi anni di vita e di lavoro. Non vanno oltre il periodo 1860-1861 dell'occupazione austriaca del Veneto (ritorno da Firenze ecc), ritorno da Belluno a Zoldo, nuovo studio a Zoldo, episodio della perquisizione militare a Belluno il giorno di S. Giovanni; bruciate le cartelle del comitato Esposizione di Firenze". La trascrizione di Angelini, costituente il ms. 2.134, presenta qualche aggiunta al testo, in riferimento alle date degli avvenimenti descritti, e ai personaggi nominati; sono inoltre integrate le parole che nel ms. 133 erano tronche e sono sciolte le sigle.
2. 133, pp. 1-38, bianche pp. 39-68; 2. 134, 1r-34r, la carte sono redatte solo sul recto, ad eccezione delle prime due.

Fonti: G. Biasuz, Valentino Panciera-Besarel, 1829-1902, Treviso, 1928.
Archivio Biografico Italiano, München 1987-.
G. Angelini-E. Cason, Prime opere dello scultore Valentino Besarel (1829-1902) di Zoldo, in "Archivio storico di Belluno, Feltre e Cadore", 61 (1990), 3-11.
B. Zanenga, Ultimo saluto a Giuseppe Biasuz, in "Archivio storico di Belluno Feltre e Cadore", 62 (1991), 3-5.
P. Conte-M. Perale, 90 profili di personaggi poco noti di una provincia da scoprire, Belluno 1999.
G. Angelini-E. Cason Angelini, Gli scultori Panciera Besarel di Zoldo, Belluno 2002.

E 1323, E 1324, E 1325, E 1326, E 1327.


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