MS. 845           

Descrizione del manoscritto

Belluno, Biblioteca civica, MS. 845

1701-1750 · cart., guardie cartacee · cc. 1 + 31 + 1 (guardie non numerate; cartulazione a matita 1-31; una precedente cartulazione a penna è attestata alle cc. 10, 20, 28bis) · mm 335241 (c. 1).

Legatura: 1851-1900 (la materia delle assi e delle guardie è sicuramente successiva allo scritto e va probabilmente ricondotta all'epoca del possessore, cui si deve il restauro del manoscritto); assi in cartone; piatti rivestiti in carta stampata a colori.

Storia: sul dorso cartellino con segnatura "Museo Civico di Belluno n. 845"; sul contropiatto anteriore cartellino bianco con bordi blu e segnatura "N. 397 / F VI 41"; a c. 1r inserto, di mano seicentesca "Iacobo de Rudo bellunensi / canonico in theologali praebenda primo / et huius diocesis vicario generali / protonotario apostolico et comiti / nec non Caroli Borromaei nutu / abbati mosacensi / sanctimonia et doctrina / ut ipsius piissima monumenta testantur / prestantissimo / anno aetatis LXIII, Salutis MDCXC vita defuncto / parenti optimo / hoc eodem loco collapsam iniuria temporum memoriam / Nicolaus De Rudo eques ex fratre pronepos / patrum consensu instaurandam curavit anno MDCLIX", forse da ascrivere allo stesso Nicolò Rudio; il testo è riprodotto sul verso dell'inserto, forse dalla stessa mano, con alcune varianti: "Iacobo de Rudo, praeclarissimi bellunensi Capituli / canonico primo in gratiana praebenda relato et eiusdem / ecclesiae vicario generali, protonotario et comiti apostolico / mox annuente d (domino) Carolo Borromeo abbatti mosacensi / viro sanctimonia et doctrina praestantissimo, ut ipsius / testantur doctissima monumenta, qui annis natus LXIII / in Domino sancte quiescit, seculo a mundo redempto MDXC / parenti optimo hoc eodem loco collapsam / iniuria temporum memoriam Nicolaus De Rudo / eques ex fratre pronepos / patrum consensu curavit instaurandam anno MDCLVIIII".

Buzzati, Augusto <1818-1892> (De Vecchi, 137-144).
Rudio, Giacomo <1527-1590> (Ferrari, 594).
Rudio, Nicolò <fl. 1624> (Miari, 138).

Belluno.

Buzzati N. 397 / F VI 41 (Buzzati).

cc. 1r-21r
Titolo elaborato: Trattato di armonia.
Testo inc. L'armonia, che per divina fu dagli antichi sapienti conosciuta e da moderni maestri ingegni per meraviglia del mondo tenuta (c. 1r), expl. fin che sapendo le caggioni, alla causa remotissima, ultima, saprana et eterna giungiamo e conoscendola finalmente, devotamente la serviamo et adoriamo (c. 21r).
Osservazioni: l'opera, priva di titolo (a c. 1r è leggibile solo l'invocazione "Laus Deo. Soli Deo honor et gloria"), è un trattato matematico di armonia musicale; visto l'inserto a c. 1r si può supporre si tratti di uno scritto di Giacomo Rudio, tradotto (dal nipote Nicolò?) e trascritto successivamente in vista di una pubblicazione, che però non fu realizzata; uno scritto di Giacomo Rudio fu pubblicato dal nipote Nicolò nel 1593 "Iacobi Rudii bellunensis abbatis mosacensis protonotarii et comitis apostolici, libri duo, quorum unus est de Divina Gratia, alter de Antichristo..." (cfr. Buzzati, 25-26 nr. 33), ma è dubbio se si tratti dello stesso Nicolò qui presente, che scrisse verso la metà del sec. XVII e che corrisponde probabilmente al Nicolò che fece acquisire il titolo nobiliare alla famiglia Rudio nel 1624; si ritiene pertanto più opportuno non collegare l'opera ad alcun nome.
Bianche cc. 21v-31v.

Fonti: F. Miari, Dizionario storico-artistico-letterario bellunese, Belluno 1843.
A. Buzzati, Bibliografia bellunese, Venezia 1890.
L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano 1947.
G. De Vecchi, Per una storia della famiglia Buzzati: da Belluno a San Pellegrino, in "Studi buzzatiani", 2 (1997), 137-144.

CB000031491.


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