MS. 520           

Descrizione del manoscritto

Belluno, Biblioteca civica, MS. 520

1730-1736 (l'ultimo avvenimento descritto è l'elezione del vescovo Condulmer nel 1736) · cart. · cc. 405 (tra il contropiatto anteriore e c. 1a copia dell'atto di battesimo con sigillo in cera del vescovo Berlendis; cartulazione originale 3-404, a matita 1a-2) · mm 297200 (c. 3).

Stato di conservazione: buono.

Decorazione: 1720; pagine: 4 illustrate (cc. 211r, 309r, 357v, 357a, recto), a penna e/o a pennello, a c. 211r disegno a penna raffigurante la distruzione, per cause naturali, di un castello, forse la fortezza di Rocca Pietore (come si potrebbe desumere dal contesto) nel territorio agordino; a c. 309r disegno a penna e acquerello raffigurante la chiesa di S. Nicolò, sul Piave, a Belluno; alle cc. 357v e 357a, recto due accurate riproduzioni a penna e acquerello raffiguranti il ciborio per i funerali del vescovo Bembo coprono l'intera pagina.

Legatura: 1730-1736; assi in cartone.

Storia: sul dorso cartellino, in parte rovinato e illeggibile, con segnatura "Museo Civico di Belluno n. 520"; sul contropiatto anteriore segnatura "520 / VI. C"; a c. 2r cartellino con segnatura "Museo Civico racc. Miari"; sul contropiatto posteriore nota "Cappellari... (d)ella chiesa di S. Nicolò di Piave".

Miari <casa> (Miari, 98-99).

Belluno.

cc. 3r-404r
Autografo: Orzesio, Scipione <1655-1741> (Ferrari, 503).
Titolo presente: Come sia vissuto Scipione Orzesio canonico e vicario generale (c. 2r), segue la dedica "A' suoi nipoti carissimi".
Testo inc. Vero è che io nacqui per morire, ma già che Iddio sia volente (c. 3r), expl. ancora potendosi dire con verità: essere egli una gioia, legata in gioia (c. 404r).
Osservazioni: nella parte iniziale sono trascritte diverse composizioni poetiche dell'autore; alle cc. 341r-348r sono trascritte da altra mano le disposizioni testamentarie del vescovo Giovanni Francesco Bembo; le carte bianche 354r-357r (cui seguono le due carte illustrate 357v-357a, recto) sembrano marcare una sezione dell'autobiografia, che termina con la morte del vescovo Bembo; il testo riprende alle cc. 358r-360v (con la trascrizione di una lettera del canonico Diodato Persico al vescovo Rota), seguono le carte bianche 361r-363v e alle cc. 364r-374r una sezione intitolata "1720-1721. Denaro scosso e speso per la mensa episcopale da me Scipione Orzesio", seguono altre carte bianche 374v-379v, poi riprende l'autobiografia fino alla fine del manoscritto.

Fonti: F. Miari, Dizionario storico-artistico-letterario bellunese, Belluno 1843.
L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano 1947.

Riproduzioni: http://biblioteca.comune.belluno.it/biblioteca-digitale/.

CB000031177.


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